Percorso Loges, Garzella: “Cosentino, la toppa è peggiore del buco”

“A volte la toppa che si vuol mettere a coprire un buco, è clamorosamente peggiore del buco stesso”. Così il candidato sindaco Matteo Garzella commenta la risposta che Cosentino, ristoratore lucchese e candidato di Remo Santini ha dato alle domande a riguardo di una variante al percorso Loges. “Una deviazione – spiega Garzella – che obbliga i non vedenti ad attraversare due volte in più la trafficata via Elisa e ad entrare da un ingresso laterale facendo la disagevole via Santa Chiara per accedere a Villa Bottini, invece di passare dall’ingresso principale, in condizioni di maggior sicurezza e maggior dignità. Il tutto per lasciare i tavolini del suo locale davanti all’uscio del ristorante, proprio sopra il corretto tracciato del Loges. Non credo che l’aver spostato al di là della carreggiata gli stessi tavoli avrebbe creato una crisi occupazionale nel suo ottimo locale, tralascio quindi di commentare questo appunto circa la città che genera occupazione trovando una sintesi (forse un po’ sbilanciata?) per garantire tutti. Vorrei invece fare una considerazione sul fatto che questa variante, approvata da una commissione composta come da lui descritto, abbia una giustificazione, morale e materiale, proprio grazie a questo nulla osta rilasciato sembra dietro a sua (insistente? molto, troppo insistente?) richiesta”.

“Io credo in coscienza – prosegue Garzella – che se si seguono ragionamenti del tipo sopra descritto nel governare una città e nel porsi davanti alle tante problematiche che questa presenta, sia veramente molto rischioso e temerario. Se si accetta questa tesi, si può tranquillamente accettare il fatto che gli sforamenti nel costruito che sono avvenuti nelle varie Utoe, mettendo in crisi ambiente, mercato delle case, dotazioni pubbliche ed altro a scapito della stragrande maggioranza dei lucchesi e, tra questi, anche di chi aveva diritti reali, cancellati da queste operazioni, siano giustificati dal fatto che le imprese costruendo metri cubi in più abbiano garantito una maggior occupazione e se questo è stato fatto grazie ad autorizzazioni di commissioni, enti o altro più o meno distratte dal curare i diritti dei molti e non quelli dei singoli, allora la cosa non deve nemmeno essere messa in discussione”. Garzella sottolinea la diversa idea di amministrazione pubblica che ha in mente: “Non è questa la Lucca che ci piace, non è questo il modo di governare che vogliamo per la nostra città. Non si può pensare che i “legittimi” interessi privati di ricerca del massimo profitto possibile, vadano a sovrastare i diritti generali della popolazione. Sia che questo accada per dieci piatti di ottimi tordelli in più che per costruire delle villette a schiera dove non si può. Garantire il rispetto reciproco si può fare solo attraverso una pratica di governo imparziale, lontana dal curare gli interessi personali e dal credere che lo sviluppo di un territorio possa avvenire anche attraverso (pressanti?) richieste private che vengono (benevolmente?) accolte dal pubblico. La domanda che faccio a Cosentino e che ho già fatto al candidato Santini è proprio questa. Quale è la reale posizione che avete voi sul conflitto di interesse che singoli o gruppi o famiglie possono avere intromettendosi nell’amministrazione della città? La risposta è quella data nella nota di Cosentino? È più articolata? Dipende da quali siano i richiedenti o le situazioni da affrontare? Quello che so con certezza è che non condivido totalmente né situazioni di questo genere, né modi di pensare come quelli che sono stati dati a risposta della mia denuncia. Questo va al di là (e lo dico per Passalacqua) che un progetto di per sé buono come il Loges, sia pieno di errori e disattenzioni causate da sbagli di progettazione, fatti per incompetenza o distrazione, ma non per venire incontro agli interessi di parte. La Lucca che ho in mente dovrà essere attenta a non fare questi sbagli, ma soprattutto sarà chiusa a certe (insistenti? Molto insistenti?) richieste”.

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