Casapound: “Attacchi del Pd frutto di calcolo elettorale”

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CasaPound Italia esprime in un comunicato il disappunto per gli “attacchi subiti” in queste settimane da parte del Partito Democratico: “Si tratta di attacchi strumentali al ballottaggio di domenica – si spiega in una nota -. Che si tratti di un piano preordinato, cinico, e tutto legato a logiche elettorali ce lo dice in modo chiaro l’atteggiamento contraddittorio che il Pd ha tenuto verso CasaPound in questa campagna elettorale. Al momento della nostra candidatura si erano offerti addirittura di convalidarci le firme necessarie, mentre ora ci descrivono come un pericolo per la democrazia”.

“La ragione di questo bipolarismo ha solo a che fare con logiche elettorali – continua la nota – prima ci supportavano perché potevamo togliere voti al centro-destra, oggi invece, che il nostro 8% potrebbe fargli perdere il ballottaggio, ci lanciano addosso accuse inventate per richiamare alle urne l’estrema sinistra da un lato, e impedire accordi con il centro-destra dall’altro. Accordi che fra l’altro non ci sono, ma nonostante questo il Pd segue fedele il copione”. “Questo cinismo politico è preoccupante, perché arriva alla totale manipolazione della realtà per meri fini elettorali, al logoramento della convivenza sociale per bieco calcolo – aggiunge Casapound -. Il Pd pare contemplare rapporti politici solo in termini di utilità: se sei utile ti aiuto, se non sei utile ti attacco. Per questo dopo il primo turno ha creato una macchina del fango contro CasaPound e si è mosso all’unisono sullo stesso copione: sulla base delle bugie di Tambellini rispetto ai nostri legittimi festeggiamenti, abbiamo contato non meno di dieci comunicati contro di noi (diversi dei quali presentano rilievo penale); si è costituita un’associazione ad hoc; si è tenuta una manifestazione contro di noi; ci sono state segnalazioni alle autorità e abbiamo visto giornalisti uscire ben oltre il ‘dovere di cronaca’ improvvisando inchieste. Un clima da anni di piombo, a cui la città intera dovrebbe ribellarsi; confidiamo nelle persone comuni e non in una classe intellettuale libera, che ancora una volta non ha fatto sentire la propria voce. Intanto la prossima settimana depositeremo una serie di querele contro chi ci ha diffamato in queste settimane: la prima è ovviamente contro Alessandro Tambellini”.

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