Tambellini: “Con noi garantiti diritti di tutti”

“Andate a votare”. Inizia così l’appello al voto del candidato Alessandro Tambellini a poche ore dal silenzio elettorale: “Il voto può sembrare un mero gesto simbolico, ma non è così. Racchiude la passione, gli ideali, il coraggio e la forza di chi ha visto un orizzonte davanti a sé, magari imperfetto, sicuramente da migliorare, e anche per questo si è battuto per inseguirlo, sostenerlo e affermarlo nella vita di tutti i giorni. Andare a votare alla fine significa proprio questo: credere in una speranza, in una visione e impegnare se stessi per realizzarla. O almeno, questo significa per me. E così ho sempre interpretato la politica e il mio impegno al servizio della comunità”.

“Oggi ho un’immagine davanti a me – dice Tambellini –  una Lucca orgogliosa e fiera, risanata, che continua a crescere. E lo fa partendo dal basso, da chi sta peggio, da chi ha avuto meno, da chi ha dovuto sostenere più sacrifici, da chi, giovane, adulto o anziano, lotta ogni giorno per la propria dignità e, nonostante la fatica, va avanti. Una fatica che mi ricorda quella di mio padre, una fatica antica oserei dire, di cui mi sento parte integrante e di cui si parla sempre troppo poco. Una fatica talvolta ingiusta, che qualcuno vorrebbe utilizzare per renderci facili prede di un populismo rinvigorito, che non risolve, ma illude, che non difende i nostri diritti, ma li strumentalizza per trovare un colpevole, un nemico a tutti i costi”.
“Comprendo quanto oggi i cittadini si aspettino dall’amministrazione pubblica e quindi dal sindaco e voglio farmi primo portatore di questa esigenza: sarà questa la guida-madre del mio operato. Con la partecipazione si può cambiare molto: partecipazione al voto, certamente. Ma soprattutto alla costruzione, nel nostro piccolo, di un Comune che sappia guardare lontano, che sappia crescere compatto, come fa una vera squadra, che sappia sognare restando con i piedi per terra, che sappia creare bellezza – in tutti i suoi aspetti a partire dalla solidarietà e dall’aggregazione”.
“Ecco – conclude – vogliamo ripartire da qui, per far prendere il largo a questa barca che è stata riportata a galla e che ha come unica, vera e profonda missione non la tutela degli interessi di pochi, come è avvenuto in passato, ma l’affermazione ostinata dei diritti di tutti”.

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