Colucci: “Il comportamento di Santini fa pensare male”

“Un comportamento come quello di Santini fa pensare male”. Lo dice Francesco Colucci di Rinascimento sia riferendosi alla divulgazione di telefonata e messaggio scambiati con l’assessore regionale del Pd Marco Remaschi e il consigliere comunale dem Lucio Pagliaro. Ma Colucci, nel criticare Santini, spezza una lancia per Remaschi: “Con Rinascimento – scrive Colucci – abbiamo scelto, in tempi difficili, di appoggiare al ballottaggio, Tambellini e devo testimoniare che Marco Remaschi è più volte intervenuto, in nome della nostra vecchia amicizia, perché facessimo questa scelta, a favore di Tambellini, facendoci rompere anche l’unità delle nostre liste, vista che l’altra, la seconda, ha scelto ufficialmente di non schierarsi per poi di fatto votare in parte Santini e in parte Tambellini”.

“Se Tambellini non l’avesse spuntata – ironizza Colucci – ci saremmo trovati un Sindaco che oltre non essere all’altezza del suo compito, avrebbe probabilmente fatto spendere al Comune un sacco di soldi per allestire un sofisticato impianto di registrazione per telefonate e incontri che avrebbe fatto da sindaco”.
Una battuta a cui Colucci arriva criticando l’atteggiamento di Remo Santini: “Ha un rapporto di anni di amicizia anche e non solo con Remaschi ma appena riceve una sua telefonata, brevissima tra l’altro, la registra. Come fa? Visto i pochi secondi della conversazione? Vuol dire che è attrezzato e lo fa con tutti coloro che gli telefonano. Abbiamo un ’registratore’ seriale. Devo cancellare il numero, chiamarlo è un rischio mortale, per tutti. Chissà quante telefonate ha registrato prima, durante e dopo la campagna elettorale. Chi lo ha chiamato non dormirà sonni tranquilli. Secondo: registrata la telefonata che giudica ’infamante a posteriori’, non la denuncia pubblicamente immediatamente, ma la tiene in serbo, perché può sempre servire. Se vinceva col cavolo che la faceva sentire. Terzo – prosegue Colucci -: dopo aver perso le elezioni annuncia queste notizie, a rate. Perché a rate? Perché in più giorni? Prima dice solo che è stato contatto. Poi annuncia che ha le prove, registrazioni e testimoni. Successivamente informa che farà sentire alla stampa le registrazioni. Perché questi tempi morti, giorni, fra una notizia e l’altra? Un comportamento così dilazionato nel tempo, con annunci successivi fa pensare male, a metodi poco trasparenti, che sembrano rasentare il codice penale”.

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