Imt, Giorgi (M5S) all’attacco sui compensi dei professori Casini e Catoni

Ancora l’Imt al centro delle polemiche sollevate dalla ex consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi. Al centro le posizioni dei professori Lorenzo Casini e Maria Luisa Catoni e i loro compensi.
“L’onorevole Vacca, membro della commissione cultura della camera dei deputati, del M5S – dice Giorgi – in seguito ad una nostra indagine, ha richiesto in commissione cultura, con un question time rivolto al ministro Dario Franceschini, informazioni riguardo agli incarichi multipli ricoperti, dai professori ordinari di Imt Lorenzo Casini e Maria Luisa Catoni. I due docenti, in prima fascia di anzianità accademica, percepiscono un compenso di circa 80mila euro all’anno. Ora, il professor Casini, è pure consigliere giuridico del ministro Franceschini, e riceve, in base a notizie stampa, altri 100mila euro all’anno; la professoressa Catoni, dirige anche la scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Mibact presieduta, guarda caso, dallo stesso professor Casini, oltre che dal professor Cassese., ricevendo, pare, circa 150mila euro all’anno. Sintetizzando Il professor Casini riceverebbe per i due incarichi complessivamente 180mila euro l’anno e la profe Catoni, ben 230mila euro”.

“Quand’anche la compatibilità fra i due incarichi, a Imt e Mibact – prosegue Giorgi – del professor Casini e della professoressa Catoni fosse giuridicamente corretta, sul piano della legittimità, essa ci pare del tutto fuori luogo sul piano dell’opportunità e dell’equità, al punto da offrire il fianco ad uno scandalo. Ci pare inopportuna perché non si vede proprio come, ferma restando l’indubbia elevata statura scientifica dei due professori, l’entità dei compensi loro concessi dal Mibact, indica che il loro impegno rappresenta di fatto un lavoro a tempo pieno, non compatibile con lo svolgimento di mansioni altrettanto impegnative, quali l’insegnamento e la ricerca di un professore ordinario all’Imt di Lucca. Ci pare, poi, iniqua per tutti quei giovani ricercatori precari che per lunghi anni lavorano in condizioni di assoluta precarietà, al limite dello sfruttamento, perseguendo il miraggio di una qualche posizione stabile. O di altri ricercatori che, magari, sono poi costretti ad andarsene all’estero. Quando altri, come i professori Casini e Catoni, hanno non solo una cattedra di prima fascia, ma anche un prestigioso incarico, ancora meglio retribuito, in un altro ministero della Repubblica”.
“Ora, a parte la question time al ministro Franceschini – conclude Giorgi –  come lucchesi, che hanno a cuore il buon nome e il buon funzionamento di un’alta istituzione della nostra città quale è la scuola Imt, ci chiediamo cosa ne pensi il direttore della scuola stessa, professor Pietrini. Si suppone che egli abbia concesso il nullaosta ai professori Casini e Catoni riguardo alla loro collaborazione con il Mibact. Ci chiediamo anche cosa ne pensi il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini. Egli, oltre a fornire un sostegno economico rilevante alla scuola, ha una responsabilità peculiare. Infatti lo stipendio del professor Lorenzo Casini è pagato dalla stessa Fondazione, che ha istituito a Imt, sotto la guida del dottor Arturo Lattanzi, la cattedra di cui è titolare. Non scordiamoci, poi, che la questione dell’impegno effettivo (tempo pieno o presunto tale) dei professori della scuola Imt nella supervisione degli allievi, si è posta con particolare gravità a proposito dell’ipotesi di plagio della tesi di dottorato compiuto, parrebbe, a suo tempo, dall’allieva dottoranda Marianna Madia. I fatti, resi noti alla pubblica opinione, sembrerebbero mettere in risalto non solo la responsabilità del ministro della funzione pubblica, ma anche quella dei docenti responsabili della supervisione del suo lavoro di allieva. Auspichiamo dunque una pronta spiegazione pubblica ed eventuali interventi sia da parte del professor Pietro Pietrini che del ragionier Marcello Bertocchini sulla questione degli incarichi lavorativi multipli dei professori Lorenzo Casini e Maria Luisa Catoni. Anche per salvaguardare il buon nome della scuola Imt, recentemente già messo a dura prova, e, conseguentemente della città che la ospita”.

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