Maltrattamenti, oltre 400 casi in un anno

E’ stata picchiata brutalmente dal compagno e spedita in ospedale in gravi condizioni. Lui è finito nei guai, dopo che del caso è stata informata la polizia che lo ha fermato con accuse pesanti: violenza sessuale e lesioni gravi (Leggi). E’ soltanto uno degli episodi di maltrattamenti e violenze sulle donne che si sono registrati nelle ultime 24 ore. Al pronto soccorso il personale del protocollo del codice rosa diretto dalla dottoressa Piera Banti sono arrivati altri due casi di abusi, di cui uno su un minore. Dati allarmanti e che rendono evidente, a poche ore dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si svolgerà sabato (25 novembre) con tante iniziative di sensibilizzazione, come anche a Lucca il problema dei maltrattamenti e delle violenze sia tutt’altro che superato.

Non ci sono però soltanto le molestie e i maltrattamenti sulle donne. Anche le violenze sui minori continuano a non diminuire. Soltanto quest’anno ci sono state in totale 400 denunce per maltrattamenti, parte dei quali ha riguardato anche anziani – le cosiddette “violenze invisibili” – spesso sottoposti ad angherie e violenze dai figli ma anche dalle badanti. E in quei casi, solitamente, le denunce agli aggressori o non vengono mai fatte oppure vengono ritirate. Un tipo di violenza che si aggiunge nella triste lista di quelle già conosciute che vede vittime di ogni genere, non solo femminili, spesso con patologie e deficit gravi. Un nuovo modo per giustificarsi, una scusa per dire “lo aiuto io a morire”.
Un quadro che è stato tratteggiato stamani (23 novembre) dai protagonisti del Codice rosa, il protocollo che si occupa proprio di violenze sulle fasce deboli della popolazione. La referente del pronto soccorso Piera Banti ha raccontato che “soltanto stanotte ci sono stati tre nuovi casi, uno dei quali ha riguardato abusi su un minorenne. In un altro episodio invece è seguito un arresto per violenze e maltrattamenti. E’ importante – continua – fare prevenzione primaria, non curare quando ci arrivano al pronto soccorso. Dobbiamo lavorare soprattutto con i ragazzi, fare rete intorno alle persone”.
Ad intervenire anche l’ispettore capo della Questura di Lucca Massimo Sodini: “Lavoriamo sempre in prima linea – dice l’ispettore – purtroppo interveniamo in molti casi e grazie alle segnalazioni, anche anonime, siamo riusciti a scoprire numerose violenze. Questo – continua Sodini – è un fenomeno che ha un impatto sociale enorme su cui dobbiamo lavorare ancora molto”.

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