Tallio, attese le ultime analisi Asl sulla zona “rossa”

Tallio, la questione sta per andare in archivio. Sono arrivati, infatti, stamattina (11 gennaio) a Pietrasanta gli addetti Usl per effettuare i prelievi che potrebbero essere conclusivi e portare alla revoca dell’ordinanza di non potabilità di tutta la zona rossa. Lo scorso 4 gennaio, infatti, Gaia ha inoltrato la richiesta alla Asl Nord Ovest di ripetere i campionamenti alla ricerca del tallio nelle vie del Padule, via Baccatoio, via Arno, via Po, via del Pagliaio e via Falascaia. Nel corso della stessa settimana il Gestore ha integrato ad Asl la richiesta di ripetizione delle analisi anche per via Sarzanese e via Cannoreto, le uniche due vie dove erano in conclusione gli allacciamenti, dopo la sostituzione delle tubazioni.

“Se, come ci si aspetta – si legge in una nota di Gaia -, anche l’Asl verificherà la sicurezza delle acque in tutti i punti, il gestore potrà finalmente chiedere al sindaco Mallegni la revoca totale dei divieti e il ritorno all’acqua potabile dal rubinetto per 300 famiglie”.
Già dal mese di agosto scorso, nelle centinaia di analisi eseguite (cosi come da piano di gestione dell’emergenza, stabilito in accordo con il Comune di Pietrasanta) nella zona del Pollino e limitrofe, dove sono stati eseguiti i lavaggi non si sono più verificati per il tallio superamenti del limite di 2 microgrammi/litro. Nonostante ciò, Gaia e amministrazione comunale hanno voluto agire osservando il criterio di massima precauzione, viste le difficoltà incontrate in passato e l’inesistenza di una letteratura scientifica sulla materia a cui far riferimento. Soltando quando le analisi hanno restituito dei risultati stabili di livelli di tallio, quasi ovunque sotto il limite di rivelabilità dello strumento (0,2 microgrammi/litro), e dopo la conferma delle analisi eseguite da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, si è deciso di procedere con l’iter per la revoca. Anche dopo il ritorno alla potabilità, come più volte affermato, Gaia è pronta a impegnarsi a continuare a tenere sotto stretto monitoraggio la rete di Pietrasanta, sempre in collaborazione con l’istituto superiore di sanità.

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