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Chiusura dialisi Castelnuovo, interrogazione in Regione

Perché, con quali prospettive e sulla base di quali strategie di governance si pensa di chiudere il servizio dialisi dell’ospedale Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana? È questo che il vicepresidente della commissione sanità del consiglio regionale Stefano Mugnai vuol sapere dalla giunta regionale toscana attraverso un’interrogazione depositata oggi (25 ottobre)

La situazione del presidio e le prospettive di un eventuale trasferimento del servizio dialisi su Barga sono ricostruiti da Mugnai nella premessa del suo atto, in cui tra le altre criticità a cui i 20 utenti garfagnini andrebbero incontro col taglio evidenzia anche quella legata a collegamenti viari problematici nella zona. Ma questo è un altro corno del problema che è acuto soprattutto per le implicazioni strettamente sanitarie: “Risulterebbero – scrive testualmente Mugnai – informazioni circa la chiusura del servizio di dialisi presso l’ospedale Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana. Costantemente circa 20 utenti, residenti in tutti i Comuni della Valle, hanno regolarmente potuto usufruire del servizio offerto dal presidio Santa Croce, servizio in funzione da decenni e che ha sempre registrato ottimi risultati: negli anni 2009-2010 sono stati effettuati importanti lavori per rendere perfettamente funzionante l’attività dialitica presso il Santa Croce”.
Secondo l’esponente di Forza Italia, “il trasferimento del servizio presso l’ospedale di Barga, oltre a penalizzare gli utenti della Garfagnana che sarebbero costretti a percorrere ulteriori chilometri per raggiungere Barga, con un forte incremento dei tempi di trasferimento […] comporterebbe un notevole aggravio di spesa per i trasporti che vengono assicurati dalle associazioni di volontariato”.
Secondo la valutazione effettuata dal raggruppamento Misericordie Garfagnana nel 2015, trasmessa alla direzione di quella che allora era la Asl 2 di Lucca e al governatore Enrico Rossi, oltre alla contrarietà all’operazione si sottolineava che questa “avrebbe comportato, fra l’altro, una maggiore spesa annua di circa 70mila euro che passerebbe così a 140mila euro, se non fosse stato possibile effettuare il trasporto in coppia”.
Insomma, dal punto di vista di Mugnai non si scorge la motivazione strategica sottesa a una scelta, quella della chiusura, che “non può essere giustificata nell’ottica di una riorganizzazione” in quanto non concordata con i sindaci. Inoltre, scrive ancora il vicepresidente della commissione sanità, “l’unificazione dell’attività dialitica a Barga non comporterà alcun vantaggio in sicurezza e qualità” dato che a Barga non c’è pronto soccorso e che “il risparmio derivante dalla cessazione di costi fissi di gestione degli impianti tecnologici a servizio delle macchine dialitiche,nonché all’eliminazione delle spese generali di apertura dei locali di alcune unità di personale, sarebbero inferiori al disservizio che ne deriverebbe per gli utenti”.
I quesiti, dunque. Mugnai chiede di conoscere “i risparmi di costi che si otterrebbero dalla chiusura del servizio dialisi” e invita “a confermare o indicare le reali prospettive del centro dialisi dell’Ospedale S.Croce di Castelnuovo Garfagnana”:

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