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Al via la conferenza programmatica del Pd, Mazzeo: “Non è un punto di arrivo”

“Questa conferenza programmatica chiude la verifica di metà mandato ma segna allo stesso tempo l’inizio di una nuova fase che ci deve vedere protagonisti collettivamente”. Così Antonio Mazzeo, vicesegretario Pd Toscana, aprendo i lavori di Immagina Toscana, conferenza programmatica regionale del Pd. Non è un punto di arrivo ma di partenza, il nostro sguardo quindi va in tre direzioni, in un bilancio di quello che abbiamo fatto, in un impegno verso la fine della legislatura, perché il nostro orizzonte naturale è il 2020 e verso la costruzione della Toscana del 2030 perché tanti interventi che prendono forma oggi devono avere un orizzonte più ampio”.

“Il lavoro di cui discuteremo tra oggi e domani – prosegue Mazzeo – e il documento di sintesi che elaboreremo al termine della due giorni sono frutto di un impegno collettivo e di una lunga fase che ha visto il Pd Toscana protagonista di incontri e confronti sul territorio con i cittadini, gli iscritti, i rappresentanti del mondo sociale, produttivo, economico. Sono tante le azioni che abbiamo intrapreso in questi due anni, dalla riforma sanitaria alle misure contro povertà e inclusione sociale, passando per la gestione delle aree di crisi, interventi a favore delle piccole e medie imprese, strumenti urbanistici all’avanguardia. In tutto questo mi permetto di sottolineare un’attenzione costante al tema del lavoro che è e deve restare la nostra ossessione. Questo il contesto in cui ci muoviamo a livello regionale anche se, sappiamo bene, il quadro di riferimento è profondamente cambiato rispetto a 2 anni e mezzo fa. Si è consumata una dolorosa scissione al nostro interno e ci sono stati risultati negativi nelle elezioni amministrative che ci hanno detto con forza che anche la Toscana e anche zone considerate da sempre sicure sono diventate contendibili. Questo ci chiama oggi a una responsabilità ancora maggiore come Pd e come partito di riferimento del centrosinistra. Oggi più che mai dobbiamo rivendicare con forza la necessita di un centrosinistra che ragioni come somma di valori, di idee, di programmi e non come sottrazione. C’è chi dice che la Toscana è in contraddizione rispetto al quadro nazionale dato che col presidente Rossi (che domani sarà qui) governiamo insieme e portiamo avanti il programma che abbiamo scritto insieme. Io lancio una provocazione: è il resto del Paese ad essere in contraddizione con la Toscana. Noi possiamo e vogliamo essere un modello di riferimento a livello nazionale. Perché la coesione e l’unità tanto all’interno del nostro partito quanto nel campo del centrosinistra sono l’unico argine all’emergere prepotente degli estremismi delle destre e dei populismi”.

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