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Nuovo 112 europeo, accordo Toscana-Marche

L’assessore alla presidenza della Regione Toscana e il presidente della Regione Marche, presente la presidente della Regione Umbria, hanno firmato questa mattina (22 febbraio) a Roma l’accordo di collaborazione che prevede l’utilizzo delle rispettive centrali uniche di risposta alle emergenze nel caso di malfunzionamento di una delle due. Si tratta delle Cur, le centrali uniche di risposta, che in Toscana e nelle Marche gestiranno il 112, il numero unico europeo per le emergenze.

Entro fine anno è infatti prevista, anche in Toscana, l’attivazione del numero unico, che sostituirà quelli attualmente in uso, ovvero il 112 per le chiamate ai carabinieri, il 113 per chi si rivolge alla polizia di stato, il 115 per chi chiede l’intervento dei vigili del fuoco e il 118 per i soccorsi e le emergenze sanitarie. Per Marche e Umbria ci sarà una sola Cur, che verrà localizzata nelle Marche. La sede della centrale unica toscana del 112 sarà collocata a Firenze in viale Michelangelo, alla centrale operativa del 118 di Firenze Prato. Il numero unico europeo 112 costituisce infatti il primo anello della catena della gestione delle emergenze in Italia e c’è la necessità di garantirne comunque il funzionamento, anche in caso di gravi disservizi. Per questo si stima che nella fase iniziale saranno necessari circa 80 operatori telefonici, uno ogni circa 50mila abitanti. Così, in linea con il patto di collaborazione che i presidenti delle tre Regioni hanno stabilito tra Toscana, Marche e Umbria, l’accordo siglato questa mattina istituisce un modello di reciproco aiuto, pronto ad attivarsi nel caso in cui uno dei due sistemi abbia gravi problemi di software, si arresti per carenza del supporto informatico, vada in blocco o in avaria temporanea o si verifichino incendi o crolli nella sala operativa. Automaticamente tutte le chiamate provenienti dal territorio della regione gestita dalla centrale unica di risposta temporaneamente inutilizzabile, saranno gestite dall’altra centrale operativa, definita ‘vicaria’. L’accordo prevede che se il guasto dovesse protrarsi per più di 24 ore, verrà messo a disposizione della centrale operativa vicaria il personale normalmente addetto alla centrale temporaneamente non operativa. L’accordo siglato a Roma ha la durata di tre anni e stabilisce, come ha osservato l’assessore regionale alla presidenza, un efficace rapporto di mutuo aiuto tecnico operativo tra le tre Regioni dell’Italia centrale, nell’interesse di milioni di cittadini che vedono in questo modo garantito il loro diritto ad essere assistiti e soccorsi nei numerosi casi di emergenza. Nel 2017 in Toscana solo per l’assistenza sanitaria si sono avute 809mila chiamate al 118, con 526mila missioni per soccorrere 510mila cittadini. Le 6 centrali operative del 118 esistenti in Regione sono quella di Viareggio, Massa Carrara e Lucca, quella di Livorno Pisa, quella di Pistoia Empoli, quella di Firenze Prato, quella di Arezzo e quella di Siena Grosseto. Nell’emergenza sanitaria il tempo che intercorre tra la chiamata alla centrale operativa e l’arrivo del primo mezzo sul luogo dell’evento colloca oggi la Toscana tra i primi posti in Italia, con un tempo medio pari a 15 minuti rispetto a una media italiana di 17, e tutto questo in un contesto di non certo di agevole orografia.

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