Le rubriche di Lucca in Diretta - in Regione

Partecipate, Mugnai (FI): “Toscana in pole nella Sprecopoli Spa”

“Seicentodiciannove partecipate comunali, 23 quelle della Regione che nel 2012 hanno contabilizzato una perdita di 1,3 milioni di euro e, nell’intero arcipelago delle partecipate pubbliche toscane, una pletora di 24.679 dipendenti che si traduce in una densità di 6,7 ogni mille abitanti: con questi dati, la Toscana si trova ai primi posti della classifica nazionale di quella che qualche periodico ha etichettato come Sprecopoli Spa. In questo senso sì, Rossi ha ragione: la Toscana è un passo avanti. C’è da vantarsi? Anche no”. Arriva secca la replica del consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai al governatore toscano Enrico Rossi che stamani via Facebook affermava “Cottarelli parla, noi agiamo” in merito al taglio delle partecipate pubbliche.

“Nello specifico della gara unica per il trasporto pubblico regionale – afferma Mugnai – ricordo a Rossi che la vera sfida da vincere sarebbe stata quella di una gara unica ferro-gomma, mentre invece anche sulla sola gomma siamo ben più indietro di quanto si sarebbe dovuto. Per il resto, in Toscana quello delle partecipate è un sistema che la sinistra, storicamente al governo quasi ovunque nella regione, ha costruito a proprio uso e consumo per generare consensi tramite riciclo di politici decotti, assunzioni fatte senza concorsi, acquisizioni di beni e servizi effettuate senza gare, il tutto grazie al proliferare di società partecipate cui viene affidata la gestione di servizi pubblici anche qui senza ricorrere a gare”.
“Qui più che altrove – prosegue Mugnai – la moltiplicazione delle partecipazioni pubbliche non è casuale, e il Pd è talmente restìo a rinunciare a un cavallo rivelatosi elettoralmente vincente che anche Renzi, dopo i primi annunci, adesso nicchia a disfarsi di un universo che si rivela funzionale ad aggirare l’evidenza pubblica nell’acquisto di beni e servizi, ma anche per affidare in house, ovvero senza gare, alle partecipate stesse la gestione dei servizi pubblici, secondo una pratica che noi da sempre contestiamo convinti che un’azienda, partecipata o meno, se vuole vivere debba saper stare sul mercato e dunque concorrere con le ‘colleghe’ private entro bandi di gara. E poi le assunzioni… Le istituzioni toscane, finita l’epoca degli assessori nelle commissioni di concorso, si sono buttate a capofitto in questo sistema. I risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, anche perché il personale politico spesso indicato per guidare le partecipate è privo di competenze manageriali adeguate”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.