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Attività internazionali della Regione, cambia la legge

Il punto sulle attività di rilievo internazionale della Regione Toscana è stato fatto nel pomeriggio di oggi (20 febbraio) in commissione politiche europee ed affari internazionali dalla vicepresidente della giunta regionale, Monica Barni, che ha tra le altre la delega ai toscani all’estero. All’ordine del giorno vi era l’illustrazione della proposta di modifica della legge sulle attività europee ed internazionali della Regione che regola anche i rapporti con le associazioni dei Toscani all’estero.

“La proposta di legge sulle attività europee e di rilievo internazionale preparata dalla giunta è l’occasione per il consiglio di intervenire su questa materia fondamentale, perfezionando il testo in modo da far partecipare effettivamente il parlamento regionale alla formazione degli atti dell’Unione europea, rendendoci in futuro protagonisti attivi e non solo ricettori passivi della legislazione comunitaria”, ha detto il presidente della commissione, Tommaso Fattori, di Sì Toscana a sinistra. “Oltre alle osservazioni del consiglio sui progetti legislativi europei, vi è il tema fondamentale dei pareri sul rispetto dei principi di sussidiarietà”. Per quanto invece concerne il tema dei rapporti con i toscani all’estero e con le loro associazioni, il presidente Fattori ha dichiarato: “E’ certamente utile la razionalizzazione del meccanismo così come condivisibile l’obiettivo del coinvolgimento dei giovani emigrati italiani, anche attraverso borse di studio, ma occorre far attenzione a non svilire il ruolo delle associazioni degli italiani all’estero ed a non ridurre drasticamente funzioni e finanziamenti”. Secondo Fattori, difatti, “deve essere trovato un giusto equilibrio”. La vicepresidente Barni ha sintetizzato le politiche regionali in materia evidenziando che “certe spese non sono più sostenibili” e che “l’obiettivo è assicurare la riorganizzazione e la modifica della legge 26/2009 sulle attività europee ed internazionali della Regione” garantendo “la semplificazione delle modalità di rappresentanza” sempre “salvaguardando il prezioso apporto nella definizione degli indirizzi generali e degli interventi regionali”. L’obiettivo di fondo, ha detto, è “semplificare, razionalizzando e riorientando il sostegno”. La Barni ha ricordato che, tra l’altro, è stata abolita la giornata dei toscani nel mondo, ma si è conservato lo stanziamento di “15 mila euro l’anno per far partecipare i rappresentanti continentali al coordinamento internazionale dei toscani nel mondo”. Un altro obiettivo delle nuove politiche regionali, ha aggiunto, è la volontà di “coinvolgere giovani ricercatori ed imprenditori per costruire o ricostruire una loro rete in connessione con la Toscana”. La vicepresidente della commissione, Elisabetta Meucci, ha dichiarato di “comprendere e condividere la ragione per cui si provvede, oggi, a una riorganizzazione della legge nel quadro della razionalizzazione delle spese”. Il consigliere Marco Casucci, Lega Nord, si è invece detto “in disaccordo” con quanto illustrato dall’assessore Barni precisando che “è necessario un approfondimento sulle associazioni dei toscani all’estero”

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