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Piccole produzioni locali in agricoltura, audizioni confermano necessità nuova legge

Innovazione e semplificazione del settore delle attività agricole su piccola scala, rapida approvazione della proposta di legge all’esame del Consiglio, con alcuni suggerimenti per perfezionare le nuove disposizioni normative. Questo il tenore delle richieste rappresentate dalle categorie economiche, le organizzazioni agricole, le cooperative agricole e dai sindaci sentiti tra ieri pomeriggio e nella mattinata di oggi (31 maggio) dalla seconda commissione consiliare, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Consultazioni e audizioni sul testo unificato di due proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) e Serena Spinelli (Articolo 1-Mdp), recante disposizioni per la trasformazione e la lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli, sul quale la commissione ha avviato l’esame la scorsa settimana. La proposta di legge intende introdurre disposizioni per sostenere e preservare le piccole produzioni agricole locali, tipiche della tradizione toscana, agevolare la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento di piccoli quantitativi di prodotti agricoli destinati alla vendita e alla degustazione che, per le loro caratteristiche o per la limitatezza della produzione, non si prestano ad una lavorazione industriale.

Cia, Confagricoltura, Coldiretti, le associazioni Terra bene comune e Grani antichi, Rete impresa, sono state sentite ieri. Questa mattina, le audizioni del sindaco del Comune di Londa, Aleandro Murras, e del sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani, delegato all’agricoltura per l’Unione dei comuni del circondario dell’empolese valdelsa.
Generale apprezzamento sul testo in fase di approvazione, qualche perplessità, sulla capacità di raggiungere le finalità con questo provvedimento, e alcune raccomandazioni, come quella di pensare a requisiti e caratteristiche delle aziende o del mercato locale comune, piuttosto che utilizzare il criterio dei quantitativi. Qualche perplessità anche sul rinvio di alcune specificazioni al regolamento attuativo della legge, che comporterebbe un prolungamento dei tempi di attesa. Perché i molti piccoli agricoltori che operano nel settore, circa duemila nel solo circondario dell’empolese valdelsa, come ha spiegato il sindaco Mangani, manifestano l’urgenza di superare l’attuale appesantimento burocratico che si addice a produzioni su più larga scala, ma non a realtà di piccole dimensioni, spesso a conduzione familiare. “La nuova legge è attesissima”.
Il sindaco di Londa porta l’esempio della pèsca regina, per rappresentare “le difficoltà dei piccoli agricoltori nello svolgere le loro attività e andare avanti”: normative troppo stringenti sulle modalità di raccolta e lavorazione inibiscono le piccole produzioni locali. “Il nuovo testo unificato è ben fatto – dice Murras –, l’auspicio è cha vada in porto prima possibile, così come il successivo regolamento, per avere le nuove disposizioni normative in vigore entro la fine di quest’anno”. Novità necessarie, ha confermato il sindaco di Montespertoli, perché “tutte le strategie locali di rilancio del settore cozzano con il recepimento delle normative europee”.
“La discussione è stata molto ampia e appassionata – ha detto Gianni Anselmi a conclusione dei lavori – Terremo conto delle istanze che ci sono state rappresentate”.

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