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Sicurezza nelle cave, la Regione lancia la campagna

“Più si condivide, meno si rischia”, dice il direttore di cava ai suoi operai, che l’hanno chiamato dopo aver scoperto una frattura in un lastrone di marmo. E’ il video che fa parte della campagna regionale di comunicazione per la sicurezza sul lavoro nelle cave in partenza oggi (17 luglio). La campagna rientra in quella più generale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, L’unione fa la sicurezza, lanciata dalla Regione Toscana nel marzo scorso. 

La campagna è stata presentata dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, alla presenza del direttore regionale Inail Giovanni Asaro. “La campagna che presentiamo oggi – ha detto l’assessore – è un altro tassello della campagna trasversale per la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Quello delle cave è un settore particolarmente a rischio, in cui purtroppo negli ultimi anni si sono verifcati incidenti mortali. Con questa campagna vogliamo sottolineare il fatto che per migliorare la sicurezza nelle cave è necessaria una stretta collaborazione, un’alleanza fra tutte le figure dell’impresa. Solo se tutti hanno questa consapevolezza e rispettano davvero le regole, si può pensare di ridurre in maniera consistente, vorrei poter dire azzerare, il numero degli infortuni sul lavoro”. Della campagna fa parte il video di 60 secondi, girato nelle cave di marmo di Carrara, che ha per protagonisti veri cavatori. Il video sarà trasmesso dalle tv locali (Noi Tv; Rete Versilia; Antenna 3) per 4 passaggi al giorno dopo il Tg della sera e del giorno, per la durata di 14 giorni. Il piano media prevede inoltre un arredo urbano con pensiline e dinamica bus nelle zone interessate (Massa e Carrara, Garfagnana, Vagli, Stazzema, Serravezza e Pietrasanta) con partenze scaglionate il 14 e il 24 luglio, per la durata di 14 giorni. Il claim della campagna è sempre lo stesso di quella trasversale, L’unione fa la sicurezza: si ribadisce quindi il concetto che il rispetto delle regole e il lavoro in sicurezza proteggono i lavoratori dagli infortuni e difendono la reputazione delle aziende, oltre ad abbattere i costi che ricadono sulla collettività. Nello specifico, per il settore delle cave, si vuole aggiungere l’importanza della stretta collaborazione fra le varie figure presenti in un’impresa e l’importanza della condivisione che porta ad incorrere in meno rischi. Per la realizzazione della campagna è stato costituito un gruppo di lavoro composto dai referenti regionali e aziendali dei settori della comunicazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro, coinvolgendo nelle fasi di predisposizione anche le parti sociali, al fine di individuare i contenuti del messaggio. Il costo complessivo della campagna è di 30mila euro. A settembre sarà la volta della campagna per la sicurezza sul lavoro nei porti. Nel 2018 quelle dedicate a edilizia e agricoltura. Nell’ambito del piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo, varato con una delibera del maggio 2016, si sono svole numerose attività svolte dall’1 giugno al 31 dicembre 2016, come l’adeguamento delle risorse umane e strumentali per la realizzazione del piano e le attività di controllo sui siti estrattivi e laboratori per la lavorazione del marmo: 424 accessi in cava, che hanno consentito di ispezionare più volte (mediamente 2,5 accessi) tutte le 167 cave; sono stati inoltre avviati i lavori per l’elaborazione di procedure condivise di lavoro insime ad altre attività di supporto al potenziamento dei controlli. Dall’1 gennaio al 24 giugno 2017, sono state acquisite ulteriori risorse umane e strumentali per la realizzazione del piano e si è intensificata l’attività di controllo sui siti estrattivi e sui laboratori per la lavorazione del marmo: sono stati eseguiti 409 accessi in cava, che hanno consentito di ispezionare più volte (mediamente almeno 2 accessi) tutte le 167 cave. Dall’1 gennaio al 3 giugno sono stati ispezionati tutti i 199 laboratori per la lavorazione del marmo e sono state rilevate 28 non conformità. Sono quindi andate in approvazione le linee di indirizzo condivise per le procedure di lavoro e sono proseguite le altre attività di supporto al potenziamento dei controlli. A fronte di una diminuzione degli infortuni in cava (dai 174 del 2006 ai 61 del 2016), quelli mortali sono invece aumentati. Dal 2006 al 2016 nella cave delle Apuane si sono registrati 9 infortuni mortali: 1 nel 2006, 1 nel 2007, 1 nel 2010, 1 nel 2012, 2 nel 2015 e 3 nel 2016. Tutte le informazioni suwww.regione.toscana.it/lavoraresicuri, mentre la campagna sulla sicurezza nelle cave è raggiungibile all’indirizzo www.regione.toscana.it/-/sicurezza-nelle-cave-di-marmo

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