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Giani, sì a percentuali obbligate per la manutenzione delle condotte idriche

L’emergenza siccità in Toscana richiede interventi sul piano della prevenzione. La Toscana ha compiuto già da tempo passi lungimiranti, ora deve trovare risorse a tutela dell’agricoltura e per assicurare il necessario approvvigionamento idrico. È quanto ha dichiarato il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, intervenuto questa mattina in apertura del convegno organizzato da Coldiretti e Anbi Toscana (l’associazione nazionale che rappresenta e tutela gli interessi dei consorzi di bonifica, di irrigazione e di miglioramento fondiario operanti nel nostro paese), che si è tenuto nell’auditorium del palazzo del Pegaso.

“Quello che si deve fare è agire nella logica della prevenzione”, dice il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani. “Per fortuna, la Regione Toscana si è posta in tempi non sospetti il problema della siccità come una delle grandi questioni del nostro tempo. E sta facendo anche adesso i passi giusti e corretti per far fronte alla carenza idrica sempre più frequente, che tocca principalmente l’agricoltura, settore cardine in termini di sviluppo e occupazione”. Le scelte della Toscana, “a suo tempo assai discusse”, sono state, prosegue Giani, “assolutamente pertinenti e lungimiranti. Non ci fosse stato il lago di Bilancino, altro che tuboni ai Renai di Signa, la situazione sarebbe ben più grave”. Ora, “è importantissimo dare seguito in Consiglio regionale alle esigenze manifestate in questi giorni. Lo faremo attraverso risoluzioni e atti d’indirizzo: per la sostituzione delle canalizzazioni degli acquedotti e, importantissimo, la realizzazione di nuovi invasi”, nell’intento di “individuare le risorse che anche dal Consiglio regionale possono essere indirizzate su questo versante”.
Il presidente dell’assemblea regionale, si dice anche “dello stesso parere di Enrico Rossi, che ha presentato in questi giorni una proposta importantissima, da me assolutamente condivisa: dedicare alla manutenzione delle canalizzazioni idriche una percentuale obbligatoria del patrimonio delle società di gestione dell’acqua. Se gli utili di Publiacqua superano i 20 milioni l’anno, ce lo possiamo permettere. Servono interventi forti e consistenti sulle condotte”. Giani ha infine ringraziato Coldiretti “per aver scelto il consiglio regionale per questo convegno e per il contributo di idee e proposte che ha deciso di portare in un momento così delicato”.

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