Un vivaio bio per l’inclusione, al via la raccolta fondi

E’ partita lunedì (4 settembre) la campagna di raccolta fondi Qu’est-ce que c’est la pépinièere – un vivaio per le coltivazioni di Calafata, iniziativa che rientra nel progetto Pensati con il cuore, la campagna di crowdfunding della Fondazione il cuore si scioglie di Unicoop Firenze. Dopo che il progetto, realizzato con il contributo della piattaforma Eppela, era partito da Lucca, con il lancio al Teatro del Giglio nel novembre scorso, l’iniziativa si chiude proprio sul territorio lucchese con un’azione per la creazione di un vivaio che vedrà protagonista proprio la cooperativa agricola Calafata di Lucca. 

Il format di questa iniziativa prevede la ricerca e selezione di progetti meritevoli realizzati da associazioni operanti sul territorio. Tra i settori selezionati ci sono povertà, inclusione sociale, integrazione, emergenza abitativa e violenza di genere. I progetti hanno 40 giorni di tempo per raccogliere fondi tramite tradizionali campagne offline ed innovative iniziative online. Terminati i 40 giorni, la Fondazione il cuore si scioglie interviene raddoppiando la cifra raccolta. 
La cooperativa Calafata è nata nel 2011 con lo scopo di dare opportunità di inserimento lavorativo a soggetti svantaggiati ed a rischio di esclusione sociale. Tra i suoi prodotti ci sono olio, vino, miele, frutta e ortaggi, tutti realizzati con metodi biologici e biodinamici e andando a recuperare terreni abbandonati poiché poco produttivi.
Il progetto che sarà oggetto di crowdfunding prevede la realizzazione di una pépinière, cioè di un vivaio dove produrre in autonomia le piantine per le coltivazioni. Grazie a questo progetto, i tecnici della cooperativa stimano un risparmio di quasi il 50% delle loro uscite. “Le piantine biologiche sono molto costose e difficili da reperire – ha tenuto a sottolineare Giuliano Serafini, presidente della cooperativa – da qui l’idea di provare a produrcele da soli. La nostra cooperativa nasce nel 2011 e, fin dal primo anno, grazie ai contributi arrivati dalle istituzioni, siamo riusciti a presentare bilanci in pari. Puntiamo però ed essere sempre più indipendenti: se nel 2011 i nostri introiti coprivano il 30% delle spese, nel 2016 siamo arrivati all’82%. Per poter crescere però dobbiamo metterci nelle mani di chi crede in noi. E per questo siamo molto felici di aver trovato un partner importante come Unicoop Firenze e la Fondazione il cuore si scioglie. Speriamo di trovarne altri in futuro che potrebbero permetterci di realizzare una cantina ed acquistare ulteriori mezzi di trasporto per la consegna a domicilio”.
Il ricavato della raccolta fondi, spiegano i tecnici della cooperativa servirà ad acquistare una seminatrice, una prima partita di terriccio, un lotto di plateau riutilizzabile ed una pompa dell’acqua con sistema di dosaggio, oltre ovviamente ad un lotto di sementi. Si tratta di un’iniziativa importante, fanno sapere, perché la pepiniere necessiterà di mano d’opera e perciò svilupperà ulteriori possibilità di inserimento di mano d’opera.
“Si tratta di un progetto molto importante – ha detto Lucia Del Chiaro, assessore al sociale del comune di Lucca -. Il vivaio rappresenta non solo un posto dove si coltivano piante ma anche idee. In queste prime settimane da assessora, mi sono resa conto che la crisi morde e che colpisce anche fasce della società insospettabili. Sviluppare nuove idee, nuovi modi di vedere la realtà e creare opportunità di lavoro e di inclusione sociale per persone che rischiano di finire ai margini è qualcosa di fondamentale. Un progetto come questo ti da una spinta per ripartire in un momento molto difficile. Da parte nostra, siamo sempre disponibili a collaborare in progetti come questi”.
Gli fa eco Lia Micciché, assessora al comune di Capannori: “Capannori è stato per anni il comune agricolo più grande d’Italia. L’agricoltura fa parte delle nostre radici. Un progetto come questo, con un impatto importante sul territorio ma anche con un occhio di riguardo verso la sostenibilità e i nuovi linguaggi che permettono di raggiungere un altro tipo di pubblico è molto importante per un’amministrazione. La mera logica assistenzialista non è più sostenibile. Per questo è molto importante fare rete con le realtà che operano su un territorio”.
Molto felice di contribuire a questa iniziativa anche Francesco Di Candio, responsabile marketing dei progetti di Eppela: “Siamo molto soddisfatti di aver partecipato a questa campagna che ha visto una risposta molto importante da parte degli utenti della nostra piattaforma. Questo è sicuramente anche dovuto alla presenza capillare dei soci coop sul territorio che hanno sensibilizzato i cittadini con iniziative e offerte. Per quanto ci riguarda, è molto importante che i progetti che sosteniamo siano credibili. Parliamo infatti di sostegno e non di donazione perchè vogliamo che ci sia un seguito anche dopo la fine della raccolta fondi. Per questo è molto importante anche saper presentare al pubblico il proprio progetto. Noi diamo un contributo anche da questo punto di vista. 40 giorni sono pochissimi per l’organizzazione di una raccolta fondi: saperla presentare e non accontentarsi del risultato raggiunto ma spingersi oltre è fondamentale per noi”.
Sarà possibile sostenere la campagna visitando la piattaforma di Eppela fino al 13 ottobre. L’obiettivo della campagna è il reperimento di 10.000 euro, cifra che verrà raddoppiata dalla Fondazione il cuore si scioglie in caso di raggiungimento dell’obiettivo. La sfida è lanciata.

Luca Dal Poggetto

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