Certificazione penale per chi lavora con i minori, Sanzo (Coni): “Rischio paralisi per lo sport”

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“Una normativa che rischia di essere altamente penalizzante per lo sport, di creare la paralisi totale del movimento e di allontanare dalle società sportive quella componente fondamentale che è il volontariato”.
E’ questa l’obiezione mossa dal presidente del Coni Toscana Salvatore Sanzo all’entrata in vigore, a partire dal prossimo 6 aprile, del decreto legislativo 39/2014, di recepimento della direttiva europea 2011/93/UE sulla lotta all’abuso dei minori. La normativa prevede l’obbligo, per chi svolge attività a contatto con minorenni, di fornire entro domenica prossima il certificato del casellario giudiziale al fine di escludere ogni presenza di condanne o giudizi in corso per reati che riguardano i minori.

“Ritengo che una proroga al decreto si renda necessaria – continua Sanzo – per permettere a quanti operano nel settore sportivo, e in modo particolare nell’universo variegato del dilettantismo italiano, di adeguarsi alle tempistiche richieste. Rimango altresì convinto che sia stato finora sottovalutato il problema dei costi per il rilascio dei certificati. Si tratta – conclude il numero uno dello sport toscano – di un provvedimento giusto e legittimo nelle intenzioni, che sono quelle di tutelare i minori, ma affrettato nel tempi di applicazione e soprattutto non rispondente alle esigenze di garantire le risorse umane, per lo più di tipo volontaristico, sulle quali le società sportive fondano la propria esistenza”.

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