Atleti disabili in campo grazie all’ortopedia Michelotti foto

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È stata fondata il giorno di San Valentino per amore dello sport ma anche per garantire la promozione e la diffusione dello sport per disabili, con particolare riferimento a basket in carrozzina, baskin e nuoto in tutto il territorio toscano. La onlus Toscana Disabili e Sport tra i suoi testimonial più importanti ha sicuramente Ardit e Indrit Gjonku, gemelli classe 1996, origini albanesi, nati a Reggio Calabria ma cresciuti a Livorno come dimostra il loro spiccatissimo accento labronico. Ardit grande appassionato di basket, da un anno ha deciso di ‘sedersi’ in carrozzina per poter giocare con il fratello Indrit, campione di scherma del Fides Livorno.

I due gemelli ora sta affrontando una nuova avventura resa possibile da un allenatore, Maurizio Melis, che li ha spinti a provare insieme questo sport in grado di integrare alla perfezione normodotati e disabili, sia fisici che cognitivi/mentali e che sta diventando realtà con il supporto dell’ortopedia Michelotti di Lucca che, grazie ad un’esperienza nel settore di oltre 100 anni e avvalendosi della collaborazione di un partner tecnico come Ottobock, sta supportando l’attività di Toscana Disabili Sport e dei gemelli Gjonku.
“L’idea della onlus è quella di dare la possibilità a persone di Livorno, ma più in generale di tutta la Toscana, di praticare sport al loro livello, che siano normodotate o paraplegiche poco importa – spiega Ardit che all’ortopedia Michelotti, insieme al fratello Indrit e ai genitori, sta perfezionando le ultime modifiche alle carrozzine da gara -. Vogliamo allargarci con l’associazione anche al sitting volley, al nuoto e al tiro con l’arco. In questo momento l’associazione, che ha poco più di un anno, ha bisogno di un po’ di tutto, ma cerchiamo ragazzi che abbiano voglia di giocare con noi”.
Indrit, che da molti anni grazie al Fides Livorno pratica la scherma in carrozzina (il primo in 135 anni di storia della società), ha iniziato insieme al fratello a cimentarsi anche con il basket. “Domenica prossima avrò una gara nazionale importante a Roma, ma sono stato a Lucca per sistemare la carrozzina anche per i prossimi allenamenti di basket – racconta il livornese -. Da Michelotti ho trovato tecnici molto bravi, in particolare Cristian Bruno. Ho imparato a conoscere lui e gli altri ‘meccanici’ a Siena, al campus del comitato paralimpico nazionale. Hanno una grande professionalità che serve per migliorare il mezzo meccanico e di conseguenza anche la mia prestazione in campo ma sono persone di cuore. Grazie a loro per tutti c’è una possibilità in più per fare sport e farlo a livelli sempre più alti”.
Non a caso l’ortopedia Michelotti, proprio con il suo tecnico Cristian Bruno, sarà presente sabato 18 marzo alla tappa di coppa del mondo di scherma in programma a Pisa. Un evento internazionale che richiede, comunque, anche la presenza di meccanici in grado di risolvere, come in un pit-stop di formula uno, nel più breve tempo possibile ogni tipo di inconveniente. Nel frattempo, però, Ardit e Indrit fanno un appello alle mamme che hanno figli disabili. “Li invitiamo ad avvicinarsi allo sport: è divertente, si suda e si passa del tempo insieme. Non ci sono controindicazioni”.

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