La Lucchese? E’ quasi ceduta. Manca praticamente solo l’ufficialità, che dovrà passare da alcuni incontri formali ma le quote di maggioranza della società rossonera, detenute dai soci lucchesi riunti nella Lucchese Partecipazioni, sono destinate a passare di mano in tempi abbastanza rapidi. Probabilmente in mani umbre, visto che umbro è l’imprenditore Stefano Todini, la cui famiglia ha fatto fortuna nel business del mattone a Roma e nel Lazio e che potrebbe essere affiancato dall’imprenditore cinematografico Pier Andrea Nocella.
Oggi a San Concordio si è tenuto un incontro informale con Arnaldo Moriconi, il presidente Carlo Bini e gli imprenditori interessati a rilevare la Lucchese. Niente di definito, si intende, ma per alcuni dei soci della società rossonera l’accordo è praticamente fatto. Mancano le comunicazioni all’assemblea dei soci di Lucchese Partecipazioni e le firme ufficiali, che saranno poste dai legali rappresentanti a meno di sempre possibili colpi di scena.

 

Dopo l’incontro Moriconi e Bini si sono intrattenuti per un aperitivo al bar dell’Esselunga di San Concordio. E’ da lì che Moriconi risponde al telefono per stemperare gli entusiasmi: “Non posso confermare – dice riferendosi alla voce dell’avvenuta cessione della Lucchese – qualcosa che non posso neanche sapere, non essendo io quello che deve vendere la società. Oggi non è successo nulla, non sono state prese decisioni né c’è stata alcuna cessione. Le trattative vanno avanti e proseguono con i soggetti di cui ormai si parla da tempo”.
Trattative, prima o poi, destinate a concludersi con una cessione e il ritorno della società in mani “straniere”.
La sensazione è, comunque, che si sia alla stretta finale e che gli incontri sono destinati a intensificarsi e a diventare sempre più stringenti. A meno che, dal cilindro, non emergano nuovi soggetti, magari fra quelli interpellati anche dall’amministrazione comunale, che con un colpo di teatro irrompano nelle trattative per salvare la ‘lucchesità’ della Pantera. Difficile crederlo, a questo punto, anche per una certa fretta nel voler concludere questa situazione di impasse, almeno fino a quando è possibile rientrare in tutto o in parte dell’investimento fatto.
Intanto domenica, in notturna, al Porta Elisa arriva la Carrarese. Ma in queste settimane il campo è destinato a rimanere in secondo piano.