Ospedale Versilia, Fantozzi e Dondolini (Fdl): “A rischio la tenuta del sistema”

8 gennaio 2022 | 15:20
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Ospedale Versilia, Fantozzi e Dondolini (Fdl): “A rischio la tenuta del sistema”

Delli, responsabile aziendale ed Rsu Uil Fpl: “Stanno spremendo il personale come limoni”

“Le assenze di personale infermieristico e tecnico sanitario rischiamo di mettere in crisi l’intero sistema sanitario in Versilia. Se permane questa situazione non resta che adottare gli accorgimenti attuati nella prima ondata, vale a dire ridurre l’attività di routine no Covid. Mettendo in fila le assenze fra infermieri e operatori socio sanitari e il personale tecnico sanitario, ormai all’ospedale Versilia il conto è negativo per circa 90 unità. Numeri che intaccano la tenuta dell’intero servizio, con conseguenze sulla salute degli stessi lavoratori e dei pazienti che hanno bisogno di cure all’ospedale”. A evidenziare tutte le criticità è Fausto Delli, responsabile aziendale ed Rsu Uil Fpl, che mette sotto i riflettori le cifre dell’emergenza.

“ La carenza  di personale infermieristico, Oss  e tecnico sanitario è un problema che si protrae da tantissimo tempo – incalza – ma mai aveva raggiunto simili proporzioni. A oggi, numeri alla mano, abbiamo altre 50 lunghe assenze nel reparto infermieristico e una ventina per gli operatori socio sanitari, il comparto tecnico sanitario non è da meno, in radiologia in affanno con 5 unità in meno non si  riesce a fare le turnazioni per coprire tutti i servizi, nel settore della diagnostica di laboratorio la situazione non è certo migliore, si viaggia verso 4 unità in meno e nel settore di riabilitazione con la bolla Covid che riapre nonché i servizi ambulatoriali il personale è contato. Le ragioni di queste assenze sono diverse: vanno da gravidanze, infortuni, personale sospeso, per mancata vaccinazione, malattie o lunghe aspettative. A questi bisogna aggiungere le criticità dovute alla pandemia, che al momento non dà alcun segno di voler arretrare: fra i contagiati dobbiamo calcolare una ventina di infermieri e una decina di Oss, e questi purtroppo si assentano da un giorno all’altro, con turni scoperti e conseguenti raddoppi e richiami in servizio”.

E’ chiaro che la coperta è molto più che corta e non basta a garantire livelli ottimali di prestazioni sanitarie, andando a incidere sulla qualità delle cure e pure sulle liste di attesa perché Oss e infermieri e il personale tecnico sanitario sono elementi cardine nella gestione della cura e diagnosi dei pazienti. “L’azienda deve dire in maniera chiara che cosa intende fare per l’ospedale Versilia e per il territorio – incalza Delli – perché da una parte la Regione e l’azienda danno l’input per potenziare le vaccinazioni e lo screening dei positivi tramite tampone ma dall’altra pretendono di farlo con il personale in servizio, senza alcuna assunzione o potenziamento neppure a tempo determinato”.

La situazione è sempre la stessa, continua Delli: “Nel pieno della quarta ondata ci dovevamo far trovare pronti, avremmo dovuto sapere di quanto personale c’era bisogno, e invece siamo di nuovo nelle stesse condizioni degli anni precedenti. La stanno risolvendo spremendo il personale come limoni. C’è anche una sostanziale differenza dalle ondate precedenti: oggi si sono aperti reparti Covid, senza ridurre l’attività routinaria delle altre specialistiche, il tutto con meno personale”.

Una macchina organizzativa che per la Uil Fpl richiede sempre più personale. “Non è più possibile garantire una turnazione del personale che li metta in condizioni di poter lavorare in serenità da un punto di vista psicofisico – conclude Delli – come richiede la normativa. Nel vortice di una emergenza sanitaria siamo portati a guardare soprattutto gli operatori dell’assistenza, ma non va dimenticato chi sta dietro i banconi, le scrivanie, vale a dire il personale amministrativo che porta avanti una macchina organizzativa complessa con organici che si riducono continuamente. Al momento al Versilia si lavora in un ambiente costantemente sotto pressione. Da due anni il personale non riesce a prendere una vera pausa, sottoposti a uno stress che rischia di danneggiarne la salute. Si lavora ad alta intensità, con gravi responsabilità e l’errore umano è dietro l’angolo. Regione e Asl non possono stare più a guardare”.

Parole condivise dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, presidente della commissione regionale sulla pandemia, e dal consigliere comunale di Viareggio Marco Dondolini, che salutano con favore lo sblocco delle assunzioni di personale sanitario da parte della Regione.

“Dopo mesi di appelli, richieste, interrogazioni la Regione ha finalmente annunciato di aver sbloccato le assunzioni di infermieri e operatori sanitari. L’auspicio – continuano i due consiglieri – è che i nuovi infermieri entrino immediatamente in servizio perché è a rischio la tenuta del sistema. All’ospedale Versilia, ma anche in tutte le altre strutture del territorio, mancano decine di infermieri alcuni a causa di malattie, infortuni o gravidanza, altri per pensionamento e mai sostituiti, altri sospesi perché non in regola con l’obbligo vaccinale. E così l’ospedale, anche in questa ondata, è nuovamente in affanno”.

“Il personale dell’ospedale unico della Versilia è sottoposto ad un carico di lavoro stressante e debilitante, una endemica carenza che la pandemia non ha fatto che acuire. La gestione degli ospedali dipende spesso dal ricorso agli straordinari del personale visti i tagli effettuati anno dopo anno. La carenza di personale, anche nelle strutture sanitarie della Versilia, grava enormemente sulle spalle dei lavoratori in servizio. Nei mesi ci siamo fatti portavoce delle preoccupazioni sia del personale medico, infermieristico e di tutti gli operatori sanitari, sia dei cittadini la cui sicurezza e il cui diritto alla salute sono messi a rischio” concludono Fantozzi e Dondolini.