Bivacchi e danneggiamenti alla Rsa Pia Casa

Un raid che ha lasciato dietro di sé una lista di danni. Un episodio che risale alla giornata di lunedì e che ha avuto come teatro la Rsa comunale della Pia Casa, nel cuore del centro storico di Lucca, dove sono stati forzati armadietti del personale e perfino un’auto in sosta all’interno della struttura. Le indagini per risalire agli autori sono in corso, ma intanto è polemica sulla sicurezza della struttura. I sindacati chiedono più personale per rendere effettiva la sorveglianza nella struttura per anziani, recentemente affidata in concessione dal Comune al privato, insieme alla Rsa Monte San Quirico.

Ad alzare tra i primi la voce è il sindacalista della Fp Cgil, Michele Massari, che rende noti gli episodi verificatisi nella giornata di ieri: bivacchi nel chiostro, danneggiamenti ad armadietti dei dipendenti e anche ad una macchina di una operatrice in sosta. “Ci è stato segnalato – dice Massari – che nel periodo tra la notte e il pomeriggio di ieri si sono verificati alcuni episodi all’interno della Rsa Pia Casa che destano forti preoccupazioni per la sicurezza degli operatori. In particolare ci riferiscono che sono state trovate persone assopite nelle ore notture sotto gli archi e che sono stati danneggiati vari armadietti delle operatrici oltre ad un’auto di proprietà di una dipendente parcheggiata all’interno. Ci risulta che siano stati effettuati i dovuti sopralluoghi da parte delle forze dell’ordine”.
“Tali fatti ripropongono con forza – commenta Massari – il problema, già sottolineato nei vari incontri, della riduzione del personale rispetto alle gestioni precedenti, che mostra come le operatrici e gli operatori impiegati, per un numero cospicui di ospiti, siano del tutto insufficienti. Un maggior presidio della struttura, infatti, ridurrebbe senza dubbio i rischi connessi ad eventuali incursioni in un ambiente già di per sé difficilmente controllabile”.
“Chiediamo pertanto – chiude il sindacato – ulteriormente di vole intervenire per incrementare il personale, in base alle reali esigenze del servizio e della struttura”.
La comunicazione del sindacato è stata inviata alla direzione aziendale della Pro.Ges, gestore del servizio delle residente per anziani e, per conoscenza, al Comune di Lucca. Una situazione che viene stigmatizzata anche da Uil Fpl e in particolare dal segretario provinciale Pietro Casciani e da Paola Paganelli: “Sono situazioni queste – spiegano entrambi i sindacalisti – che devono far alzare il livello di guardia e di attenzione sulla sicurezza delle strutture dove abbiamo da una parte gli ospiti anziani e  dall’altra personale sanitario della cooperativa Proges. Quanto accaduto va preso in seria considerazione e bisogna mettere in campo tutte le misure necessarie affinché ci sia una reale prevenzione di atti come questi, sia per gli anziani che per il personale. La Uil Fpl propone da una parte rivedere gli organici che rispetto al passato hanno fatto dei passi indietro e sul fronte della sicurezza installare una fitta rete di videosorveglianza intorno agli accessi. Questi argomenti andranno ad aggiungersi nell’incontro che fisseremo i primi di settembre con la cooperativa Proges e comune di Lucca”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.