Dimissioni alla Farmacia comunale, Conti (Pd): “Colpa della governance”

Si dimette la direttrice della Farmacia Comunale di Pietrasanta ed è subito polemica. “La decisione appare quanto mai comprensibile, date le azioni che la governance della partecipata ha ormai voluto ad ogni costo intraprendere in particolare sullo spostamento in area Conad, nonostante molteplici segnali ne sconsiglino il trasferimento”, commenta Nicola Conti, consigliere comunale del Pd.

“Ricordiamo – aggiunge – che nella sula relazione, il revisore unico dei conti della farmacia mise in risalto come le previsioni alla base del piano presentato a supporto del trasferimento fossero del tutto immotivate nei loro presupposti principali (aumento dei clienti, degli scontrini, diminuzioni dell’incidenza degli acquisti ecc.), e come invece certi siano i costi maggiori previsti relativi all’investimento necessario (oltre 110 mila euro per un’azienda con saldo di capitale negativo, maggior costo rispetto all’affitto attuale, a fronte di un minore spazio a disposizione, maggior costo del personale). In Consiglio Comunale proponemmo una soluzione rapida e senza spese alcune: quella di incentivarne il mercato facilitando l’ingresso e il parcheggio degli utenti con un’apposita regolamentazione degli accessi al quartiere di Porta a Lucca che prevedesse la Ztl solo in orari serali e notturni, con notevoli vantaggi anche per il quartiere della città. L’amministrazione comunale, che ultimamente stenta nel rappresentare un minimo di coesione e credibilità agli occhi dei Pietrasantini anche per la questione Viviani, preferisce invece continuare con la propria decisione, che vedrà la Farmacia Comunale in chiara competizione con la parafarmacia all’interno del complesso Conad ed il depauperamento di un quartiere storico come quello di Porta a Lucca. A questo punto si possono presentare due scenari: o l’azzeramento del cda con la nomina di un amministratore unico, previo passaggio in consiglio comunale per la modifica dello Statuto, risolvendo così anche i contrasti politici che vi sono al suo interno; oppure con l’indizione di un bando per l’individuazione di un nuovo direttore, un bando che dovrà valutare le reali capacità imprenditoriali e tecniche che questa figura dovrà avere. In questo secondo caso, però, si andrà probabilmente verso un’ulteriore spesa a carico del bilancio della Farmacia. È proprio il caso di dirlo…dalla padella alla brace”.

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