“Libropolis”, successo per la kermesse a Pietrasanta

Tre giorni, 20 editori, 9 conferenze, 4 presentazioni di libri, 1 concorso letterario, oltre 2mila visitatori. La prima edizione del Festival dell’Eeditoria e del giornalismo Libropolis è stato è un successo straordinario quanto sorprendente benché la programmazione offrisse ospiti e relatori di primo piano in un luogo più che prestigioso, il Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta.

“È stato un evento riuscito – afferma il presidente Alessandro Mosti – e gli editori hanno espresso grande soddisfazione, mentre gli incontri hanno avuto grande affluenza di pubblico e gli ingressi in generale sono stati costanti e consistenti da venerdì fino a domenica”. In effetti 2mila visitatori circa non sono pochi se si considera che Libropolis, a parte il patrocinio del Comune, è stato organizzato senza sponsor e senza contributi, ma soltanto grazie al sostegno volontario dei tanti che in questo progetto hanno creduto fin dall’inizio, dagli espositori fino ai relatori, a dimostrazione che c’è sempre più attenzione da parte del pubblico per il mondo dell’editoria e dell’informazione.
“Esistono tantissimi festival in Italia ma sono tutti profondamente autoreferenziali, ogni anno con gli stessi ospiti, gli stessi personaggi, gli stessi editori, che se la suonano e se la cantano: Libropolis è nato senza chiedere il permesso, con l’obiettivo di spezzare questo meccanismo culturale” spiega Sebastiano Caputo, giornalista e direttore de L’Intellettuale Dissidente (media partner), nonché portavoce e capo ufficio stampa del Festival. Non è un caso che già in questa prima edizione, a decostruire l’immaginario cultural-politico collettivo per ricostruire una narrativa alternativa a quella ufficiale, sono intervenuti ospiti d’eccezione: Franco Cardini, Giulietto Chiesa, Antonino Galloni, Antonio Pennacchi, Marco Tarchi, Stenio Solinas, Paolo Becchi e Pippo Russo, con l’obiettivo di per re-interpretare le dinamiche profonde dell’attuale contesto storico e politico. Il programma seguiva infatti un filo logico che verrà sviluppato col passare dei mesi attraverso pubblicazioni di saggi e articoli per poi consacrarsi a Libropolis, vero e proprio tornante della cultura politica. Dalla comprensione dei perversi meccanismi della televisione (intervento di Carmine Castoro) si è passati allo studio dell’onnipervasività dei massmedia nel mondo del calcio (interventi di Pippo Russo, Niccolò Maria De Vincenti e Andrea Antonioli, ideatori della rivista sportiva online Contrasti). La politica ha avuto un peso non secondario nel corso del festival: partendo con un’analisi non faziosa dell’ascesa del populismo in Italia e in Occidente (interventi di Marco Tarchi e Paolo Becchi moderati da Alessandro Bedini), si è passati alla disamina del contro-esempio francese, che ha visto Emmanuel Macron sconfiggere il sovranismo incarnato da Marine Le Pen (interventi di Sebastiano Caputo e Mauro Zanon). Da ultimo, ma solo in ordine temporale, un approfondimento sull’attualità e l’inattualità della Costituzione italiana per capire in che possa tutelare la sovranità del nostro Paese (interventi di Alessio Mannino e Antonio Martino). Anche l’economia è stato un tema centrale di Libropolis. Non è mancata dunque una critica all’attuale sistema monetario e (de)industriale italiano (interventi di Nino Galloni e Guido Rossi moderati da Alessandro Mosti), così come non sono mancate le proposte sull’ecologia profonda in un’epoca in cui la globalizzazione sta distruggendo i piccoli produttori e omologando allo stesso tempo tutti i consumatori (intervento di Giuseppe Giaccio). Grande partecipazione ha riscosso il dibattito dal titolo “Egemonia e dissenso: strategie per ribaltare la cultura dominante” in cui è stato rivalutato il concetto di gramscismo nel Ventunesimo Secolo (interventi di Lorenzo Vitelli e Stenio Solinas, moderati da Antonio Romano). Infine, a cent’anni dalla Rivoluzione Bolscevica, si è discusso del ritorno della “grande” Russia sulla scena internazionale (interventi di Franco Cardini e Giulietto Chiesa che ha sostituito Alberto Negri, moderati da Francesco Manta), nonché parlato del ritorno delle ideologie (cristianesimo, socialismo, neo-comunismo) nell’epoca in cui il modello liberal-libertario e imperialista statunitense subisce profonde critiche da tutte le parti del mondo (interventi di Antonio Pennacchi, Franco Cardini e Giulietto Chiesa moderati da Alessandro Bedini).
L’attenzione in generale dei mezzi d’informazione, sia per le conferenze che per gli editori presenti al chiostro di Sant’Agostino nei confronti di Libropolis è stata più che soddisfacente: da un primo monitoraggio risulta finora la straordinaria copertura di articoli pubblicati testate in formato cartaceo (Corriere Fiorentino, La Nazione e Il Tirreno) e web (La Gazzetta di Viareggio, GoNews, Lucca Terre, Toscana Libri, Versilia Today, Lucca in Diretta, Viareggino, Ingegno Grafico, Lo Schermo), insieme alle televisioni locali (Antenna 3 e NoiTV) e radiofoniche (Radio Nostalgia). Il successo di Libropolis si è rispecchiato anche sui social network: la pagina Facebook del Festival, ha raggiunto i 900 “mi piace” e i post sono stati visualizzati ad oggi da 45mila persone, raccogliendo 7mila interazioni fra commenti, like e condivisioni. I presupposti per trasformare Libropolis nel più grande appuntamento di cultura politica ed editoriale d’Italia ci sono e ora è tempo di guardare avanti. “Tutto questo ci induce a guardare con ottimismo al futuro: possiamo già da ora anticipare che è partita la macchina organizzativa della seconda edizione che, ne siamo certi, sarà ancora più dirompente della prima”, conclude Lorenzo Vitelli, editore Goc e direttore artistico del Festival.

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