Camaiore, nuova azienda cercasi per la gestione dei rifiuti

Il consiglio comunale ha dato mandato al sindaco di avviare un’indagine conoscitiva tra le aziende satellite di Reti Ambiente al fine di migliorare la qualità del sistema di gestione dei rifiuti contenendo al massimo i costi. Con l’approvazione dell’atto di indirizzo nella seduta di ieri (1 dicembre) si entra ufficialmente in una nuova fase, aperta dopo la scadenza del contratto con Sea Ambiente nel febbraio scorso. La legge regionale permette in questa fase di transizione, in attesa della piena operatività di Reti Ambiente, di prorogare i rapporti contrattuali o di attivarne di nuovi. L’amministrazione comunale ha inteso quindi presentare un atto, illustrato dal sindaco, dall’assessore all’ambiente Pescaglini e dall’assessore alle partecipate Leo, in cui si formalizza il non raggiungimento di alcuni obiettivi da parte dell’attuale gestore, fissati dall’adozione della Strategia Rifiuti Zero nel 2013 come l’estensione a tutto il territorio del “porta a porta” e il raggiungimento del 65 per cento della raccolta differenziata.

Attualmente, anche a seguito del cambiamento di alcuni parametri a livello di calcolo da parte dell’Ue, ci si attesta intorno al 45 per cento (circa il 50 per cento con il vecchio metodo di definizione) e sotto la voce “rifiuto indifferenziato” i dati 2017 suggeriscono una sostanziale parità con l’anno precedente, mentre ci si attendeva un deciso calo a fronte degli investimenti per l’estensione del porta a porta. Inoltre si evidenziano nel rapporto con Sea Ambiente alcune criticità relative alla difficoltà di conoscere la programmazione dello spazzamento e quindi di produrre le relative contestazioni in caso di inadempienza. La delibera fissa anche nuovi paletti da raggiungere nelle more del nuovo contratto come l’estensione integrale del PAP, lo spazzamento programmato e il raggiungimento della quota del 65 per cento entro due anni.
Il sindaco e la consigliera Rugani hanno presentato a margine un ordine del giorno, approvato dal Consiglio comunale, che impegna l’Amministrazione a riportare all’attenzione dell’aula l’esito dell’indagine conoscitiva prima di intraprendere nuove azioni e di farsi garanti del mantenimento dei livelli occupazionali nelle sedi competenti.

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