Povertà educativa minorile, Viareggio partecipa al bando ‘Nuove generazioni’ per il Varignano

Novità in vista per il Varignano: l’amministrazione al lavoro per partecipare ad un progetto nazionale che ha come obiettivo quello di mettere in campo progetti di contrasto alla povertà educativa minorile. A disposizione, per tutto il territorio italiano, un ammontare complessivo di 60 milioni di euro.
Si chiama Bando Nuove Generazioni, un progetto nazionale rivolto ai minori di età compresa tra 5-14 anni. È il terzo bando che l’impresa sociale con i bambini rivolge agli enti di terzo settore e al mondo della scuola.

Si è tenuta ieri in municipio la prima riunione per verificare la possibilità di entrare in questo progetto: presenti all’incontro – oltre agli assessori Sandra Mei e Gabriele Tomei e ai tecnici del Comune degli uffici sociale e pubblica istruzione – Nella De Angeli, dirigente della scuola Don Milani, il doposcuola Pancio Villa, Don Marcello Brunini, la Coop Crea, l’istituto De Sortis e il presidente della rete nazionale Scuole senza zaino Marco Orsi. Scopo del bando è quello di promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori, in particolare di quelli a rischio o in situazione di vulnerabilità che sia di tipo economico, sociale o culturale.
I progetti ammessi dovranno essere in grado di promuovere e sviluppare competenze personali, relazionali, cognitive dei ragazzi e incidere in modo significativo sia sui loro percorsi formativi che su quelli di inclusione sociale, attraverso azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”. In sostanza si richiede di sviluppare e rafforzare l’alleanza, le competenze, il lavoro e la capacità di innovazione dei soggetti che si assumono la responsabilità educativa in modo da prevenire precocemente varie forme di disagio: dalla dispersione e abbandono scolastico, al bullismo fino ad altri fenomeni di disagio giovanile.
“Candidiamo il Varignano come territorio sul quale investire i fondi che arriveranno – ha detto l’assessore Gabriele Tomei – un quartiere storicamente “problematico” ma che negli ultimi hanno ha generato una rete importante di attori e progettualità sociali”.
“Lavoriamo tutti insieme per creare una comunità educante – conclude l’assessore – che aiuti i nostri ragazzi e che possa fornire loro nuove e importanti opportunità”.

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