Pd Versilia: “Sanità e società della salute, basta strumentalizzazioni”

“Chi ha la presunzione di ricoprire ruoli istituzionali deve prima studiare, conoscere e approfondire e dalle dichiarazioni espresse dall’ex vice sindaco di Pietrasanta, Mazzoni Daniele, si evince esattamente il contrario”. E’ il Pd della Versilia a sostenerlo cercando di fare chiarezza su alcuni aspetti sollevati in merito alla Società della salute.

“Il presidente – spiega il Pd in una nota – non percepisce alcun compenso ne’ alcun rimborso nonostante diversi spostamenti in completa autonomia per Pisa, Firenze o Livorno e si può’ dedurre anche dallo statuto e dai bilanci. Lo stipendio del direttore è pagato per il 50% dalla Usl in quanto egli riveste anche il ruolo dei responsabile zona distretto; per l’altro 50% è, a sua volta, pagato per il 33% dalla Usl e per il 66% dai Comuni in base alla quota di partecipazione alla Sds. Come da bilanci regolarmente approvati. Sono previsti per legge – prosegue la nota – un presidente della Conferenza e un direttore della Zona distretto. Il direttore impegnato direttamente e con la Sds, i Comuni sono gli attori principali della governance del loro territorio e delle politiche socio sanitarie e di alta integrazione. Con la Convenzione Socio Sanitaria i Comuni delegano totalmente l’erogazione dei servizi alla Usl provvedendo con proprio personale e/o con personale comunale comandato e/o assegnato trattandosi anche di funzioni socio assistenziali da integrare con funzioni sanitarie. Tutto il personale dovrà essere individuato e il suo costo sarà suddiviso, in quota parte, tra tutti i componenti della conferenza, Usl e Comuni, che dovranno assumersi anche l’onere del personale tecnico (dirigenti, assistenti sociali, amministrativi e contabili) che si occuperanno di seguire e supportare le scelte politiche. La gestione diretta dei servizi, inserita in un per un percorso territorialmente omogeneo, garantisce risposte eque ai bisogni della nostra comunità In questi anni sono stati erogati servizi di qualità in modo serio, chiaro e condiviso da tutti i Comuni e, dietro volontà politica, potremmo immediatamente implementarli confluendo, all’interno della Sds. Siamo pronti ad un serio confronto con tutti coloro che assumeranno un atteggiamento costruttivo, che eviti dannose strumentalizzazioni, che faccia si che emerga la  competenza nell’intento di rafforzare la collaborazione tra le nostre istituzioni locali per una sempre migliore risposta ai bisogni socio-sanitari”.

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