Successo alla Gamc per l’ispettore Felicino: presto il sequel

Proprio come l’assassino torna sempre sul luogo del delitto, così Pasquale Sgrò è tornato ieri (15 dicembre) nella sua amata Viareggio per presentare nuovamente Corpo morto a paratia, romanzo noir uscito lo scorso giugno per i tipi dell’editore Mauro Pagliai e vicino alla seconda ristampa. Dopo Villa Paolina, a ospitare l’autore e i numerosi intervenuti – tra i quali la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi – è stata la suggestiva sala dedicata all’artista Lorenzo Viani all’interno della Gamc (galleria di arte moderna e contemporanea).

“Un luogo che vuole aprirsi alle contaminazioni e agli incontri – ha detto il sindaco Giorgio Del Ghingaro – perché solo facendo vivere gli spazi possiamo permettere alla bellezza che contengono di fare la sua parte per cambiarci un po’ la vita”. Ed è anche quello che può fare un buon libro, stimolando riflessioni e suggestioni. Un compito assolto con disinvoltura dalla penna di Sgrò che ha dato vita all’ispettore Carlo Felicino, protagonista anche di una serie a fumetti disegnata da Riccardo Pieruccini. “Probabilmente un sottotitolo vincente per questo romanzo sarà Assassinio sulla Costa Concordia – ha commentato l’autore – dal momento che è dal ritrovamento di un cadavere murato nella paratia della nave naufragata davanti l’isola del Giglio che si dipana la vicenda. Intanto la bozza di una seconda indagine affidata a Felicino e al suo gruppo dedito a chiarire le cause degli infortuni sul lavoro è stata consegnata al professor Luciano Luciani che, con la sua esperienza di lettore navigato di gialli, sa consigliarmi tagli e perfezionamenti”. Ma c’è di più: la mente di Sgrò sta lavorando anche a una trilogia su un killer seriale. “È una Viareggio a tinte fosche, senza sconti, quella che emerge dalla scrittura di Sgrò – ha commentato il professor Luciani – che tuttavia mantiene quel languore struggente che la connota, soprattutto nelle sue giornate invernali. Ho insegnato al liceo Barsanti e Matteucci di Viareggio per 10 anni e mi sento un figlio adottivo di questa terra. Sgrò è riuscito, in punta di penna, a restituire pagine di profonda verità, nel descrivere ambienti, strade, personaggi, taverne, caffè di questa città che unisce la spensieratezza del Carnevale e della ‘stagione’ alla malinconia che appartiene a ogni luogo di mare”. L’affetto per la città, nelle parole di Sgrò, Del Ghingaro e Luciani, ha preso il sopravvento in più passaggi della presentazione del romanzo, ben condotta dal giornalista di NoiTv Lorenzo Bertolucci. Qualche assaggio del libro – rigorosamente neutro, per non togliere niente all’incalzare del giallo – è stato letto ad alta voce. Non rimane, adesso, che attendere il sequel. 

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