Zanzare, bilancio positivo a Viareggio grazie ai trattamenti di Sea Ambiente

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Zanzare: bilancio positivo per l’attività di controllo. Non arrivano a 10 le segnalazioni registrate quest’anno da Sea Ambiente, mentre si raccolgono i risultati di un lavoro di monitoraggio e trattamento naturale del territorio che va avanti dal 2013.

Sono dati positivi, quelli che descrivono il risultato dell’attività di prevenzione della sovrappopolazione delle zanzare, soprattutto “tigri”, sul territorio di Viareggio, svolto da Sea Ambiente negli ultimi 4 anni. Prima, infatti, si parlava di vera e propria emergenza. Con una presenza costante nelle aree interessate e trattamenti che iniziano ogni anno a marzo per terminare ad ottobre, la situazione è rientrata nella norma.
Non solo protezione, ma rispetto della natura, che quest’anno ha anche aiutato la stagione ad essere meno piovosa, e quindi ad esporci in modo minore al rischio sovrappopolazione. Gli elementi che hanno decretato il successo di questo nuovo trattamento sono il monitoraggio costante di caditoie e tombini con ovitrappole che consentono di vedere lo stadio di sviluppo larvale delle zanzare ed intervenire prima che divengano adulte (nel 2015, Sea Ambiente ha effettuato 78mila interventi nei 18mila tombini nel territorio), e l’uso di Bacillus Thuringiensis varietà Israelensis e Bacillus Sphaericus, anti larvale biologico non dannoso né per le piante né per gli animali (che non siano zanzare), rispettoso dell’habitat tanto da essere autorizzato dal Parco naturale di Migliarino San Rossore, all’interno del quale ricadono le aree di Torre del Lago oggetto di trattamento.
Che il bilancio sia positivo lo si può vedere da due dati: le segnalazioni quest’anno sono meno di 10 (ci sono stati alcuni casi isolati vicino al Parco, dove la vegetazione è abbondante e il ristagno dell’acqua spesso crea zone umide particolarmente adatte alla proliferazione delle zanzare), mentre nel 2014 erano 50 e nel 2015 già 40. E dal 2013 non è stato fatto più alcun intervento con abbattente, che invece prima veniva utilizzato regolarmente.
L’utilizzo dell’anti larvale biologico è stato introdotto proprio da Sea Ambiente dal 2013, in seguito ad una analisi della situazione e alla formazione di personale specializzato. L’abbattente è un prodotto utilizzato per abbattere (come dice il nome) le zanzare adulte, prodotto chimico che costringeva i cittadini a chiudere porte e finestre di casa durante l’erogazione, come molti ricordano, e che comunque non garantiva i risultati ottenuti tramite il monitoraggio con ovitrappole e l’uso contemporaneo di antilarvali naturali. È, fortunatamente, oggi, solo una extrema ratio, dal momento che il controllo dello sviluppo della popolazione allo stadio larvale, realizzato in modo sistematico e puntuale, impedisce di arrivare ad un livello di infestazione tale da richiedere l’abbattente che risulta dannoso anche per la fauna. Chiaramente, è nell’ordine delle possibilità che si verifichino emergenze dovute a cause esogene (ad esempio con zanzare provenienti da territori non trattati, limitrofi), ma da 4 anni a questa parte non se ne sono verificate. Il trattamento con antilarvale naturale, nelle modalità con cui è stato utilizzato dal 2013 ad oggi, si è rivelato pertanto un’ottima strategia di contenimento e di gestione di un territorio come il nostro, ricchissimo di luoghi ideali per lo sviluppo delle zanzare.

I rischi della sovrappopolazione delle zanzare
La diffusione di alcuni virus, tra cui lo Zika, è legata anche alla proliferazione delle zanzare tra cui la tigre (Aedes albopictus). È notizia di questa estate il manifestarsi di alcuni casi nel nostro Paese. È, questo, un serio motivo in più per non abbassare la guardia e per non farsi pungere, adottando tutte le misure possibili a partire dalla cura dei terreni privati, dove il trattamento anti larvale di Sea Ambiente non viene effettuato in automatico poiché non compreso nel contratto di servizio, che invece riguarda le zone pubbliche. L’azienda comunque, oltre a fornire consulenza gratuita ai cittadini, su specifica richiesta effettua anche sopralluoghi per emettere preventivo di spesa per interventi mirati.
Cosa fare per contenere il fenomeno zanzare ed evitare le punture? Verificare che le grondaie siano pulite, trattare con larvicidi i tombini, chiudere con coperchi ermetici cisterne e contenitori di acqua, eliminare i sottovasi annaffiando direttamente, non lasciare l’acqua nelle piscine gonfiabili per più giorni, tenere pulite fontane e vasche anche introducendo pesci rossi antagonisti delle zanzare. I cittadini sono invitati ad utilizzare prodotti antizanzare da utilizzare per protezione personale, in particolare dei bambini.
La lotta alle zanzare si attua prevalentemente in fase preventiva, impedendo lo sviluppo delle larve, che crescono in ambienti acquatici. Ogni zanzara adulta può deporre fra 150 e 400 uova (da cui si svilupperanno altrettanti adulti), soprattutto in situazioni precarie (sottovasi, caditoie, teli di nylon, etc.) dove possono svilupparsi al riparo dai principali predatori (pesci, anfibi, invertebrati acquatici). Per combatterle occorre rimuovere l’acqua stagnante, anche in piccole zone. Per quelle che non è possibile asciugare, come i tombini, si può ricorrere ad un trattamento disinfestante con un prodotto naturale a base di Bacillus Thuringiensis varietà Israeliensis, reperibile nei negozi specializzati e non dannoso né per le piante né per gli altri animali. Si tratta dello stesso prodotto utilizzato da Sea Ambiente nei tombini dove il monitoraggio con ovitrappole dà esito positivo.
È sempre possibile fare segnalazioni e richiedere consulenza gratuita all’azienda, per problemi di infestazione anche in giardini e case, inviando un fax allo 0584.3860244.

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