Distretto floricolo non decolla, Coldiretti chiede incontro

“Sul futuro del Distretto Floricolo Interprovinciale Lucca Pistoia è necessaria una seria riflessione evitando isterismi e primati di territorio”. Coldiretti Lucca prende posizione in merito al destino del distretto floricolo anche alla luce della discussione ed approvazione della proposta di legge regionale e delle recenti uscite del sindaco di Pescia, Oreste Giurlani. “Lo strumento del Distretto può funzionare solo se vi è una corretta impostazione fin dall’inizio – spiega Cristiano Genovali, presidente Coldiretti Lucca – e prima di prendere qualsiasi decisione è opportuno parlarne ampiamente lasciando da parte improvvisazioni o difese di parte. Quanto è stato fatto finora dal Distretto non possiamo considerarlo sufficiente nel dare una risposta agli annosi problemi dei floricoltori e delle loro imprese; in questi anni – prosegue – si è tentato di integrare due territori vocati alla floricoltura, Versilia e Val di Nievole, e due mercati, Viareggio e Pescia, uno specializzato nella produzione, l’altro nella parte commerciale, con scarsi risultati. Il Distretto deve funzionare con i giusti equilibri, poiché pensato per rappresentare e valorizzare un comparto presente su due territori. In Versilia – precisa Genovali – è concentrata la produzione ed è uno dei poli più importanti d’Italia. Un aspetto che non può essere dimenticato: senza produzione non c’è mercato”.

Coldiretti è intenzionata ad incontrare il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro e le altre istituzioni della Versilia interessate, per portare all’attenzione delle amministrazioni locali, le strategie necessarie per un rilancio del settore. “La produzione deve essere protagonista del Distretto, assieme alle aziende che investono e fanno della Versilia un punto di riferimento del settore a livello mondiale. Le logiche del mercato dovrebbero essere consequenziali al mondo produttivo e non viceversa. Chi oggi intende invertire le priorità, non fa l’interesse del Distretto ma solo di una parte. Il Distretto è nato per valorizzare produzioni e territori, senza alcun primato l’uno su l’altro e in un ottica di crescita generale”.

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