Ricci (Lega Nord): “Chi paga gli errori di Del Dotto sulla depurazione del mare?”

“Del Dotto difende le sue scelte e va bene, il problema è che il sindaco di Camaiore non ha mai capito che le sue scelte sono sempre e comunque a carico dei cittadini, che pagano le disattenzioni e l’inutilità di questa amministrazione. E’ paradossale che dopo aver chiuso i rapporti con una ditta che avrebbe installato dei depuratori (unica soluzione definitiva al problema inquinamento) Del Dotto continui a difendere la scelta del peracetico (mai sperimentato in queste dosi) e pretenda di voler far credere ai cittadini che chiuderà un impianto (costato 1 milione e 850mila euro) al primo cenno di problemi, e i soldi ai contribuenti chi li rende?”. Così Massimiliano Ricci. responsabile organizzativo della Lega Nord Versilia.

“E l’eventuale danno ambientale chi lo ripaga? – prosegue Del Grande – Magari siamo noi quelli strani, però da noi le sperimentazioni si fanno prima. Perdonatemi se insisto ma secondo me Del Dotto anche questa volta ha fatto i conti senza l’oste; a noi non interessano gli stupidi battibecchi fra lui e Del Ghingaro, tanto sappiamo benissimo tutti che sono dalla stessa parte. Noi vogliamo la sicurezza che questa soluzione (pericolosa, trattandosi di un acido) serva a risolvere il problema, e visto che neanche da parte dell’Arpat si è visto parere positivo, ci chiediamo cosa ha spinto Del Dotto a insistere in questa direzione. Ad oggi nessuno dell’amministrazione comunale ancora ci ha spiegato per quali motivi è stato interrotto il rapporto con la ditta tedesca che avrebbe installato un depuratore, mettendo in quel modo fine definitivamente all’annoso problema”.
L’esponente della Lega Nord chiude con una serie di interrogativi: “Secondo Del Dotto sono stati i tedeschi a mettere in difficoltà le trattative del 2014, ma in che modo? Su cosa non si sono trovati d’accordo visto che sembra che l’impianto sarebbe costato meno dei due milioni di euro stanziati dalla regione? A questo punto pretendiamo delle risposte esaurienti, perché Del Dotto sta agendo a scapito della salute dei bagnanti in primis? E cosa lo porta a rischiare di danneggiare forse in maniera irreparabile la flora e la fauna del nostro mare? Oltretutto attivando un impianto al limite della scadenza del mandato dopo avere aspettato 5 anni senza fare niente. AI posteri l’ardua sentenza”.

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