“Sconvolti”, a Lido si presenta il primo libro a tematica transgender

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Due vite, due storie di persone transessuali, quelle di Andrea e Sara, che con coraggio hanno deciso di andare fino in fondo, attraversando l’abisso per poi riconoscersi, ritrovarsi e vivere la verità e la pienezza di se stessi. È quanto racconta Sconvolti – Viaggio nella realtà transgender (Alpes, collana Il neofunzionalismo, 2017), in uscita a maggio, libro scritto a quattro mani dalle psicoterapeute funzionali Chiara Dalle Luche e Roberta Rosin. Sarà presentato in anteprima nazionale domani (5 maggio), alle 21, al Mosaika Book Bar di Lido di Camaiore (via corte Anna Magnani, 1), in provincia di Lucca.

Chiara Dalle Luche è vicepresidente dell’Associazione consultorio transgenere di Torre del Lago e Roberta Rosin docente e supervisore della Scuola di specializzazione in psicoterapia funzionale e vicepresidente dell’Associazione di Psicologia e Psicoterapia funzionale di Padova. Accanto a loro interverranno all’appuntamento l’attivista, responsabile del Consultorio Transgenere e presidente dell’associazione omonima Regina Satariano e Michele Brega, che racconterà la propria storia personale; la cantautrice Rachele Colombo accompagnerà l’incontro con canzoni e musiche eseguite dal vivo.
Andrea e Sara hanno varcato la soglia scegliendo di andare “oltre”, portando con sé un bagaglio doloroso fatto di paure, di pregiudizi e stereotipi, ma anche di aspettative e speranze per un nuovo futuro. Il loro è un percorso lungo e faticoso, un viaggio necessario verso la consapevolezza narrato in queste pagine dalle due psicoterapeute passo dopo passo, affrontando la transizione in tutte le sue molteplici dimensioni: psicologica, medico-chirurgica ed endocrinologica, legale, ma anche sociale, a partire dalle implicazioni familiari e relazionali.
Sconvolti è il primo libro in Italia ad affrontare la tematica transgender a trecentosessanta gradi, con l’obiettivo di offrire tutte le informazioni utili alle persone che vivono la loro quotidianità intrappolate in un corpo non corrispondente al proprio genere, per aiutarle ad attraversare la zona d’ombra della disforia di genere. Ad andare oltre, appunto. Anche per questo una sezione apposita raccoglie alcune “Faq-frequently asked questions”, ossia le domande che le persone interessate a un percorso di transizione, ma anche i loro familiari, rivolgono solitamente ai diversi professionisti e a cui le due autrici propongono le proprie risposte.

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