A Pietrasanta l’evento su Berta di Toscana. Ci sono anche le danzatrici del Dap Festival

Domani (12 maggio) dalle 17 al salone dell’Annunziata nel chiostro di Sant’Agostino si terrà un incontro con vari momenti artistici: prosa, poesia, danza con le ballerine Dap, musica.
Aprirà una lettura poetica a cura di Mauro Barabani, quindi il concerto per pianoforte e violino su musiche di Bach e Beethoven di Roberta Bambace e Andrea Rinaldi. Intorno alle 18 Vincenzo Moneta presenterà il suo libro su Berta di Toscana, interverranno la professoressa Germana Gandino (professoressa di storia medievale dell’università del Piemonte Orientale), Furio Cappelli (storico dell’arte), l’attore Mauro Barabani e Antonella Carignani (attrice e membro del consiglio direttivo Aief nonché socio della Federazione Italiana Epilessie). Dopodiché intorno alle 18,40 tutti i presenti si sposteranno nel chiostro dove le ballerine Martina Mancini e Giuditta Gerevini del Dap Festival (l’evento internazionale per qualità di artisti che si svolgerà a Pietrasanta dal 18 giugno al 1 luglio), si esibiranno attorno alle opere di Giuseppe Carta. Una volta chiusi i lavori, intorno alle 20 la platea si sposterà alla casa diocesana de La Rocca dove sarà allestito un ricco buffet con specialità toscane il cui ricavato sarà destinato all’Aief (prenotazioni: 347.6554551).

La partecipazione all’incontro è gratuita e chi vorrà potrà acquistare il libro autografato dall’autore che devolverà il ricavato all’Aief.
Berta di Lotaringia, figlia del re Lotario II, pronipote di Carlo Magno, contessa di Arles e marchesa di Toscana, fino a ieri, era una lapide dimenticata nel duomo di San Martino a Lucca. Con questo libro, l’autore ne racconta la vita e le gesta documentando e argomentando con precisione storico-scientifica.
E ne viene fuori una figura estremamente attiva, autonoma, intraprendente, insomma una donna molto poco “medievale” ma piuttosto moderna che, pur lontana nel tempo, può essere un riferimento per le donne di oggi. Berta non aveva paura di mettersi allo stesso livello dei massimi esponenti politici del suo tempo e non aveva alcun timore verso l’autorità costituita.
Le sue ambizioni; l’influenza che ebbe sulla città di Lucca e dunque su Roma, Aquisgrana, Bisanzio, Bagdad, Cordoba; il potere che esercitò sull’elezione dei papi ne fanno una donna unica, figlia di un tempo che poi non è così distante dal nostro.

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