Orsucci (Pd): “Autodenuncia Mallegni ridicola e grottesca”

Antonio Orsucci, segretario Pd a Pietrasanta, torna sulla vicenda della recente multa per sosta vietata al sindaco Massimo Mallegni, per dare il suo punto di vista. “Il sindaco dell’ordine e della tolleranza zero – si legge –  giovedì sera parcheggia abusivamente fuori dagli stalli in una strada del centro storico di Pietrasanta, dove non potrebbe accedere, se non per ragioni di servizio. La popolarità ha talvolta anche risvolti negativi: la sua vettura viene notata e fotografata da un cittadino che la posta, senza peraltro far nomi, su una pagina Facebook, dove fioccano i commenti ironici che si moltiplicano naturalmente dopo che il veicolo viene riconosciuto. La frittata è fatta, e allora l’astuto sindaco – non a caso il migliore d’Italia, come si (auto?) celebra su alcune pagine social – cerca di rigirarla con un autentico colpo di genio: venerdì mattina manda una e-mail al Comando di Polizia Municipale, si autodenuncia e si fa comminare e paga una sanzione di 29 euro per sosta vietata. Non solo: fa preparare anche dall’ufficio stampa del Comune una nota trionfalistica, grottesca e ridicola insieme, con la quale elogia il suo stesso gesto e la tolleranza zero dell’amministrazione Ccmunale da lui guidata contro… sé stesso; e al contempo si giustifica dicendo che era entrato nel centro per ragioni di servizio (il sindaco operaio doveva portare dei manifesti). È però evidente come l’autodenuncia sia solo un maldestro tentativo fuori tempo massimo di rimediare ad un atto di per sé non grave (altri amministratori locali hanno commesso piccole infrazioni e hanno regolarmente e giustamente pagato il dovuto), ma che certo non si addice a chi dovrebbe dare il buon esempio e che pretende dagli altri il totale rispetto della legalità. È lecito chiedersi cosa sarebbe accaduto se la foto non fosse stata pubblicata”.

Orsucci chiede poi che si faccia luce sull’autodenuncia: “Risulta inoltre poco chiaro – prosegue – e ci chiediamo se il comando della polizia municipale ha fatto le dovute verifiche per avere la certezza che il fatto sia realmente avvenuto così come è stato raccontato? O è sufficiente che un semplice cittadino (come il sindaco, in questo caso) chieda di essere multato per far scattare la sanzione? Non si corre il rischio di avallare, ex post, una versione dei fatti che potrebbe essere utilizzata per scopi personali e/o politici? Al di là delle autocelebrazioni, la vicenda suscita perplessità e stupore e male ha fatto il sindaco a voler coinvolgere anche gli uffici comunali che non sono a sua disposizione, se non per fini prettamente istituzionali. Volendo trovare un lato positivo all’episodio, potrebbe essere quello di tornare a parlare della difficoltà di parcheggio in centro storico e dintorni. Non vorremmo che col suo gesto il sindaco abbia involontariamente suggerito ai cittadini e fruitori del Centro Storico un metodo originale per risolvere il problema della sosta: se non trovate un parcheggio, inventatelo”.

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