Cimitero di Querceta, il Comune valuta l’ipotesi d’acquisto dalla Curia

L’amministrazione comunale di Querceta si dice “aperta a prendere atto della disponibilità della curia ad assecondare qualsiasi iniziativa tesa al recupero del cimitero vecchio di Querceta, compresa l’ipotesi di una cessione dell’area, ringraziando l’arcivescovo monsignor Giovanni Paolo Benotto per la sensibilità dimostrata e per la rapidità con la quale ha risposto alle richieste fatte in tal senso dal parroco don Giuseppe Napolitano”. Queste le parole del comune di Querceta sulla questione del recupero del cimitero locale.

“La possibilità, tra le altre, che il Comune acquisisca la proprietà dell’area apre scenari nuovi, ma non attenua il grado di complessità dell’intervento necessario a restituire dignità e decoro al luogo. Si apre adesso – le parole dell’amministrazione quercetana – una fase di studio sulla reale situazione del camposanto e di collaborazione con la parrocchia, il comitato cittadino che si è spontaneamente attivato, i liberi professionisti che hanno offerto la loro collaborazione e con le forze politiche tutte. L’eventuale acquisizione dell’area da parte del Comune sarà valutata alla luce di un progetto di recupero realmente attuabile e della disponibilità delle risorse economiche necessarie per realizzarlo”.
“Credo sia ben nota la mia personale attenzione sui temi della memoria e il rispetto che porto ai luoghi in cui essa si conserva e si tramanda, – dichiara il sindaco Riccardo Tarabella – un’attenzione che è condivisa da tutta la mia amministrazione. Posso quindi confermare che da parte del Comune c’è massima sensibilità sul problema del cimitero vecchio di Querceta, che peraltro si trascina da decenni. Non si tratta di eseguire una semplice pulizia superficiale dell’area, ma di arrivare a una soluzione definitiva che permetta di conservare questa testimonianza storica facendola convivere con l’articolata realtà circostante, fatta di aziende, abitazioni e di una rete viaria di cui da tempo sono previste profonde modificazioni. Il riordino dell’area comporterà quindi una convergenza di interessi e di impegni che, oltre al Comune e alla curia, coinvolgerà le aziende, i privati proprietari dei beni confinanti e i cittadini tutti”.

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