Doppio incarico, niente diritti di rogito al segretario comunale di Seravezza

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“Il segretario comunale che esercita la propria attività in regime di convenzione tra due comuni non ha diritto alla corresponsione dei diritti di rogito se in uno di essi gode della qualifica di dirigente”. E’ in forza di questo parere della Corte dei conti Toscana che il comune di Seravezza si è opposto alla richiesta del segretario generale, Sergio Camillo Sortino, di vedersi riconoscere i diritti di rogito per l’attività svolta fra il 2014 e il 2016. Sortino, infatti, esercita la propria funzione contemporaneamente al Comune di Seravezza, dove non esistono figure dirigenziali, e in quello di Forte dei Marmi, dove viceversa le figure dirigenziali esistono.

L’opposizione del comune di Seravezza alla pretesa economica di Sortino, a quanto si legge da una nota del Comune, non si è basata sul parere di un funzionario interno ma sull’autorevole e vincolante indicazione ricevuta dall’organo regionale della Corte dei Conti, il quale ha affermato con forza che quegli emolumenti non erano e non sono dovuti. Andando contro tale indicazione, Seravezza si sarebbe esposta ad una conseguente e certa contestazione di danno erariale. In attesa che il giudice del lavoro si pronunci nella causa promossa da Sortino contro il comune di Seravezza, l’ente ha in ogni caso accantonato in bilancio le somme relative ai diritti di rogito – circa 40mila euro – a conferma del rigore e della serietà della propria condotta finanziaria. Nel caso in cui il pronunciamento della magistratura ordinaria contraddica l’orientamento della Corte dei conti Toscana le somme da riconoscere al segretario comunale saranno in tal modo immediatamente disponibili.

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