Edilizia e urbanistica, ok ai regolamenti per la sicurezza di Massarosa

Approvati nell’ultima seduta del consiglio comunale di Massarosa due regolamenti che hanno come obiettivi quello di semplificare e rendere meno onerosa l’edificazione e quello di creare le condizioni per mettere in sicurezza il territorio.
“Il primo – dichiara il vice sindaco e assessore all’edilizia ed urbanistica Damasco Rosi – è il ‘regolamento per la monetizzazione delle aree per standards urbanistici’ con il quale si cerca di rendere meno onerosa la monetizzazione delle aree previste nelle tipologie di intervento Bb nel caso in cui queste, previo parere dell’amministrazione comunale, non vengano date in cessione all’ente per la realizzazione di parcheggi o aree a verde. La monetizzazione non seguirà strettamente la grandezza ed il valore della superficie, cosa che avrebbe creato anche delle possibili disparità, ma verrà calcolata in base al numero di unità immobiliari e della superficie realizzata: una unità di 100 metri quadri o due unità di 200 metri quadri complessivi per un valore di 4mila euro nel primo caso e di 8 mila euro nel secondo. Un meccanismo anche questo per fare in modo che il peso economico in carico ai privati che vogliono costruire casa sia meno gravoso e che si creino le condizioni per ridare impulso all’edilizia e all’indotto, oltre agli altri strumenti già approvati”.

“L’altro – prosegue – è il ‘regolamento per gli incentivi finalizzati alla riduzione della fragilità idraulica e geomorfologia’ con il quale, sulla base di quanto previsto nel piano strutturale e di quanto inserito nel regolamento urbanistico approvato, ossia che superfici edificatorie aggiuntive possano essere date in relazione ad interventi finalizzati alla realizzazione di opere per la messa in sicurezza del territorio, si stabilisce che i maggiori oneri versati sulla base dell’ampliamento concesso vengano inseriti in apposito capitolo di bilancio destinato a coprire le spese per effettuare studi idraulici e opere di mitigazione della pericolosità. Tutto ciò in quanto i progetti e le opere di quella tipologia non possono essere lasciati in capo al singolo privato e realizzati in maniera isolata ma devono piuttosto far parte di una programmazione di più ampia scala e con criteri che rispondano a reali requisiti di sicurezza e di tecnica costruttiva”.
“Cerchiamo di fare del nostro meglio – conclude Rosi – attraverso prima le verifiche e poi gli atti per dare risposte al territorio, per migliorare le condizioni di soddisfacimento delle esigenze abitative, per gravare meno possibile sulle tasche dei cittadini, per ridare ossigeno al settore dell’edilizia e per rendere il nostro territorio più sicuro in maniera omogenea. Anche questi due passaggi vanno in quella direzione”.

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