Acqua potabile per gli stabilimenti balneari, Baldini (Lega) presenta una proposta di risoluzione

L'obiettivo è di chiarire la normativa ed evitare aggravi agli imprenditori a ridosso dell'inizio della stagione

“Quest’oggi, approfittando della calendarizzazione in consiglio regionale della discussione dell’informativa 9 della giunta regionale in merito al piano di tutela delle acque della Toscana – Pta articolo 121 del decreto legislativo 152/2006, ho provveduto a protocollare proposta di risoluzione collegata riguardante l’urgente tema delle acque destinate al consumo umano la cui applicazione, proprio in questi giorni, sta colpendo duramente le categorie dei balneari, dei campeggiatori e degli stessi albergatori con riferimento all’utilizzo dei pozzi artesiani”. Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega.

“L’atto – continua il rappresentante del partito di Matteo Salvini – impegna il presidente della giunta regionale: a produrre, anche attraverso il diretto coinvolgimento dell’avvocatura regionale oltre che dei settori competenti in materia, una interpretazione autentica circa le disposizioni normative regionali in materia di “acque destinate al consumo umano”; a scongiurare, anche attraverso eventuali atti di proroga o deroga, aggravi economici e organizzativi per tutti quei settori che si occupano di recezione e che potrebbero incorrere in limitazioni o sanzioni in conseguenza di una interpretazione alquanto discutibile delle terminologie di legge in materia di acque destinate al consumo umano. Siamo prossimi all’avvio della stagione, le attività sono impegnate nell’aprire le strutture, non è giustificato andare a colpirle creando tante difficoltà attraverso azioni che si fondano su una legislazione composita ed attraverso forzature interpretative che a nostro avviso potrebbero essere illegittime o non conformi”.

La Regione Toscana, il consiglio regionale – conclude Massimiliano Baldini – si faccia carico urgentemente, attraverso tutti i suoi organi, dell’immediato intervento teso a risolvere quanto sta accadendo con danno notevole per l’imprenditoria turistica toscana”.

 

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