Chiuse le indagini, da parte della procura di Lucca, per l’esplosione a Torre, avvenuta il 27 ottobre di due anni fa, e 15 indagati. Il pm Antonio Mariotti, titolare del fascicolo di inchiesta, a vario titolo, ha ipotizzato i reati di triplice omicidio colposo, crollo, incendio, danneggiamento colposo, e lesioni.

Gli avvisi di garanzia, come riportano i giornali quotidiani cittadini, sono stati notificati all’ingegnere Paolo Del Debbio, direttore tecnico della Del Debbio Spa esecutrice dei lavori, a Maurizio Lazzari, geometra della Del Debbio addetto ai cantieri, a Piero Brocchini, ex direttore di Gesam, a Riccardo Mazzoni, ex direttore tecnico dei lavori Gesam, a Ugo Fava, presidente e poi amministratore delegato di Gesam Reti Spa, a Fabio Salvatore Vantaggiato, responsabile tecnico di Gesam a Stefano Volpi, direttore tecnico ufficio Reti e impianti di Gesam Reti Spa, a Stefano Braconi, responsabile ufficio Reti e impianti Gesam Reti Spa, ad Alessio Dinelli, responsabile ufficio Reti e impianti Gesam Reti Spa dal 2001, a Nicola Pieri, geometra supervisionatore Gesam reti Spa, a Federica Cherici, presidente Cda e amministratore delegato di Celfa Srl,  a Luca Gelli, geometra consigliere e e responsabile tecnico di Celfa Srl, a Gregorio Mariano, procuratore speciale di Celfa Srl, a Elisabetta Giannecchini, procuratrice speciale di Celfa Srl e a Ottavio Castelli, geometra supervisionatore di Celfa Srl.

Fu una tragedia immane quella avvenuta a Torre, dove per l’esplosione di una palazzina, persero la vita Debora Pierini, la giovane donna incinta, portata d’urgenza a Cisanello e  fatta partorire d’urgenza per far nascere il suo bimbo, Dante, lasciando vedovo, prematuramente il marito Davide Giracello e una coppia: Luca Franceschi, 69 anni, e la compagna Lyudmyla Perets, di 44.

Si attende, ora, l’udienza preliminare dinanzi al Gup.