Odissea al pronto soccorso per un invalido civile: “Undici ore senza assistenza”

Luciano Fanucchi ironico sulla sanità: "Bene gli elogi del sindaco, ma anche i comuni cittadini avrebbero dei diritti"

Sanità, riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di Luciano Fanucchi, invalido civile al 100 per cento, dopo la sua (brutta) esperienza al pronto soccorso dell’ospedale San Luca.

È una lettera aperta indirizzata ai sindaci della Piana di Lucca.

Apprendo mezzo stampa che il sindaco Pardini, dopo un malore ed una adeguata assistenza giustamente ringrazia il personale medico del pronto soccorso del S. Luca. Ciò mi conforta molto, questo significa un buon funzionamento del sistema. Il trattamento a cui sono stato sottoposto sabato 14 settembre sembra mostrare, non proprio, quella che comunemente si definisce una buona funzionalità. Undici ore di attesa: paziente affetto da scompenso cardiaco, invalido civile 100%, caduto in terra perdendo conoscenza, ematoma alla fronte, braccio destro gravemente ferito. Potremmo pensare a questa lunga attesa come tempo necessario per predisporre tutta una serie di accertamenti per verificare le mie condizioni invece non sono stato sottoposto a nessun accertamento. La mia situazione, forse, era tale da non giustificare nessuna verifica compresa un’occhiata, anche superficiale, da parte di un medico. Tutto questo ha provocato in me reazioni contro il sistema. Sono invece felice di venire smentito e di verificare che tutto questo è stato un fattore episodico dovuto a delle strane congiunzioni astrali. Una congiunzione potrebbe essere “il sabato pomeriggio”, un’altra potrebbe essere che il giorno della prima fiera… Lucca è fortemente impegnata, o ancora una potrebbe essere che non sono un personaggio pubblico.
Questo, sicuramente, cattivo pensiero mi è suggerito dal fatto che nessun medico, per undici interminabili ore, si è occupato del sottoscritto e non solo, altri pazienti erano in mia compagnia. Noto con piacere, e sono da tutto questo rassicurato, che per il sindaco si sono interessati la responsabile del pronto soccorso e il primario della cardiologia, lodevole questo loro alto senso del dovere. Tutto questo mi rende orgoglioso di avere un pronto soccorso efficiente e pronto a prendersi cura dei pazienti con rapidità, solerzia e massima professionalità. Quindi le mie reazioni negative molto probabilmente sono dovute al mio continuo stato di insoddisfazione verso un sistema che si mostra così efficiente; chiedo scusa per le mie ingiustificate proteste.
Voglio sperare, rivolgendomi ai responsabili politici preposti a tutela dei diritti dei malati, che prendano in considerazione questo episodio, non sporadico, e ricordino che anche i comuni cittadini avrebbero dei diritti.

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