Del Fava: ‘Emozioni e salute, l’equilibrio dei fiori di Bach’

16 dicembre 2017 | 14:23
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Del Fava: ‘Emozioni e salute, l’equilibrio dei fiori di Bach’

Conosciamo oggi (16 dicembre) la seconda professionista che ci accompagnerà nella nuova rubrica Ben-essere di Lucca in Diretta. È la farmacista, dottoressa in biologia molecolare e consulente dei fiori di Bach Tamara Del Fava. “Svolgo nella mia città da oltre 20 anni la professione di farmacista, occupandomi in particolare della gestione dei reparti di omeopatia, fitoterapia e floriterapia. La mia passione per i fiori di Bach è nata quando, per caso, sono entrata in contatto con un piccolo libro che parlava di un medico inglese dell’inizio del ‘900, Edward Bach, che aveva intuito con grande saggezza e semplicità la relazione tra lo stato d’animo e la salute della persona”.

“Da quel momento – spiega la dottoressa Del Fava – è cambiato il mio approccio con il cliente e con il disagio che portava, cercando di informare, anche con giornate a tema all’interno della farmacia, su questo metodo terapeutico rivolto al benessere della persona vista come unione di mente anima e corpo e non al sintomo fisico. Credere nell’unicità e globalità dell’essere umano mi ha portato sempre di più ad avvicinarmi al mondo della floriterapia, specializzandomi e proseguire al di fuori della farmacia la professione di consulente dei fiori di Bach. La mia passione per lo studio e la conoscenza dell’essere umano mi ha portato alla laurea in biologia molecolare applicata alla biomedicina e ad ampliare così il mio bagaglio professionale. Inoltre ho approfondito la conoscenza della floriterapia di Bach seguendo il programma internazionale di formazione promosso dalla Bach Foundation di Mont Vernon, in Gran Bretagna. Sono una consulente dei fiori di Bach, non un medico né uno psicologo. Ma cosa sono i fiori di Bach? Sono 38 rimedi scoperti dal dottor Edward Bach (1886-1936) negli anni ’30 e sono essenze liquide ricavate da infusione di fiori selvatici e non tossici. Rappresentano un sistema di cura semplice e completo rivolto essenzialmente al carattere, agli stati d’animo e alle emozioni che la persona sperimenta in quel momento. Queste 38 essenze sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca del dottor Bach, che dedicò tutta la sua vita alla cura della sofferenza e alla ricerca di una forma di trattamento pura e naturale che curasse l’individuo e non la malattia. Infatti i fiori non curano direttamente le malattie a livello fisico ma ripristinano una condizione di armonia grazie alla quale le naturali difese dell’organismo possano svolgere più efficacemente il loro lavoro. Trattano le emozioni, quindi, e non gli eventi che le provocano, e le riportano in equilibrio. Il paziente è visto come un individuo completo e si tiene conto della sua globalità e unicità. Persone affette da identici problemi fisici reagiscono e vivono in modi diversi, con emozioni e sentimenti differenti. Bisogna quindi analizzare lo stato emozionale della persona e non i sintomi fisici: in base a questo si trova il fiore adatto. Il ricorso ai fiori di Bach non aiuta la persona a reprimere gli atteggiamenti negativi, bensì a trasformarli nel loro lato positivo. Prendiamo ad esempio la rabbia, che è un sentimento potente e distruttivo: i fiori di Bach riequilibrano questo stato emotivo trasformando quella forza ‘rabbiosa’ in modo buono e proficuo. Molti di noi possono attraversare fasi difficili o sono affetti da un’inspiegabile stanchezza, e questo può stimolare un atteggiamento negativo. È proprio allora che i fiori di Bach offrono il loro aiuto estremamente prezioso, contribuendo a ristabilire l’equilibrio interiore prima che i sintomi di una malattia fisica abbiano il tempo di manifestarsi. Recenti ricerche scientifiche sui legami tra le emozioni e il sistema immunitario (psiconeuroimmunologia) supportano il punto di vista secondo il quale la salute fisica e il benessere emozionale sono strettamene correlati. Questa era proprio l’innovativa prospettiva del dottor Bach secondo cui, a prescindere dalle difficoltà fisiche di tipo organico o funzionale, la causa prima va ricercata in uno stato emozionale alterato. Il compito del consulente è quello di incoraggiare le persone non solo a conoscere i rimedi e a usarli, ma anche responsabilizzarle nei confronti della propria salute durante il percorso e acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni. Fornisce un sostegno alla persona in difficoltà attraverso l’ascolto, l’empatia, la sincerità, l’accettazione e l’accoglienza. La consulenza è fondamentale per la scelta dei rimedi perché in quella sede è offerta alla persone la possibilità di parlare, di essere accolta e ascoltata profondamente senza giudizio, per facilitare l’individuazione degli aspetti della propria vita da migliorare La conoscenza profonda dei rimedi e l’utilizzo della tecnica classica di consulenza sono i due strumenti fondamentali che utilizzo per sostenere e aiutare la persona a responsabilizzarsi sul suo stato di salute, attraverso un processo di consapevolezza, sempre nel rispetto dei tempi altrui, creando un rapporto di fiducia, un ambiente di ascolto neutro e sicuro. È un processo che mi è venuto del tutto naturale e sicuramente un percorso di crescita personale è stato determinante poiché ho riscoperto la mia attitudine all’ascolto degli altri e del loro disagio – attitudine che faceva parte di me fin da piccola: ero l’amica alla quale si chiedeva consiglio, che sapeva ascoltare e consigliare, ero di sostegno. Anche il mio lavoro di farmacista mi ha permesso di entrare in contatto ogni giorno con il disagio, con la mancanza di benessere ma quello che mi colpiva era che le persone stavano male (ed io lo avevo provato su me stessa) ma non erano consapevoli di cosa potevano provare in quel momento a livello di emozioni e così ponevano attenzione solo sui sintomi fisici. Il mio approccio si è modificato nel corso degli anni e anche nell’ambito della farmacia cerco di mettere in campo la mia capacità di ascolto e di sostegno. Certo la lettura dei testi del dottor Bach è stata illuminante: le sue parole, la semplicità con cui scrive di concetti molto profondi, mi sono arrivate dritte al cuore e ogni volta che rileggo i suoi testi riprovo quella stessa emozione. Ho ritrovato lì dei miei pensieri e le risposte ai miei dubbi. Mi chiedevo, ad esempio, come mai alcune persone si ammalavano e altre no benché esposte alla stessa possibilità di infezione. Nelle parole di Bach è chiara l’importanza che le emozioni rivestono per la salute. Ho iniziato a usare personalmente i fiori di Bach trovando enorme beneficio, poi li ho proposti ai miei familiari e poi in farmacia, informando su come agivano e sulla loro potenzialità di azione sul nostro benessere. È stato un crescere molto lento, fino a che la mia curiosità e la mia necessità di evolvere anche professionalmente non mi hanno portata al di fuori della farmacia a continuare la mia passione come consulente. Scrive Bach in Libera te stesso: ‘se seguiamo i nostri veri istinti, desideri, pensieri, aneliti, non conosceremo altro che gioia e salute’. La salute è la presa di coscienza di ciò che siamo, è ascoltare i nostri veri pensieri e desideri, come scrive Bach, senza tener conto delle convenzioni o delle influenze di altre persone, per poter vivere la nostra vera vita. Ogni tanto mi capita di dimenticarlo e allora fanno capolino quelle emozioni che rendono una giornata ‘no’. Nel momento in cui me ne rendo conto, mi fermo e mi chiedo: cosa senti? Prendere coscienza delle mie emozioni mi è stato vitale; mi aiuto con i fiori, che riportano armonia nella mia mente e mi aiutano a conservare un buon equilibrio interiore e, di conseguenza, una condizione di benessere fisico per continuare il mio viaggio nella vita in modo più consapevole. Occorre avere la mente aperta, il desiderio di imparare e una sincera curiosità per ciò che si è e per le nostre emozioni: è un inizio. Il dottor Bach ci ha donato uno strumento, un sistema terapeutico di grande semplicità, che tutti potessero comprendere e utilizzare. Grazie alla sua chiarezza il sistema dei fiori di Bach è a disposizione di chiunque desideri curare le proprie emozioni. Come ha scritto Nora Weeks, la cura efficace è quella che porta il paziente da non essere più se stesso a essere se stesso”.