Fiori di Bach (anche) per la malinconia del Natale





Tra pochi giorni sarà Natale e già con molto anticipo le strade della città sono state addobbate di luci. Le vetrine dei negozi sono vestite a festa, le musiche natalizie risuonano nell’aria, le scene di vita familiare immerse in un’atmosfera magica – di armonia, serenità e calore – ci vengono proposte ogni giorno dalla televisione, dai giornali e dai social: tutto a ricordarci l’arrivo del periodo più gioioso dell’anno. Per molti di noi rappresenta in realtà un periodo dove il colore del Natale stona con il colore grigio del nostro stato d’animo, mettendo ancora più in evidenza la mancanza di quello che non siamo riusciti a ottenere, delle persone che avremmo voluto vicino a noi, della cura e dell’attenzione che avremmo dovuto verso noi stessi o agli altri.
Tutto questo si può trasformare in un rumoroso sottofondo per cui non ci sarebbe niente da festeggiare. Un misto di emozioni, tra cui tristezza, malinconia, delusione e rimpianto, fa capolino portando un vero e proprio malessere: ogni impegno che scandisce l’avvicinarsi ai giorni di festa, a partire per esempio dall’essere chiamati ai vari impegni sociali (il dover addobbare la casa per le festività, lo scambiarsi i regali, il partecipare a pranzi e cene con parenti e amici) che solitamente rappresentano momenti piacevoli, può diventare causa di forti conflitti interni provocando nervosismo e stanchezza. Possiamo cercare aiuto e sostegno in questi momenti, quando il turbinio di emozioni stonate ci assale, nei fiori di Bach, un valido strumento donatoci dal dottor Edward Bach che agisce riaccordando le nostre emozioni, ripristinando armonia nella nostra mente con la loro azione delicata che favorisce il ritorno alla serenità e il recupero del benessere psico-fisico. Questo sistema è semplice e completo, alla portata di ognuno di noi, ed è costituito da 38 infusioni floreali, ciascuna rivolta a un particolare stato mentale o emotivo. Questa floriterapia considera l’uomo nella sua totalità, come un’unione di anima, mente e corpo. Il tono dell’umore che tende al basso, la profonda tristezza o la forte malinconia che possiamo provare soprattutto in questo periodo possono essere riequilibrate con l’aiuto del fiore che corrisponde a quel preciso stato d’animo. Ecco alcuni fiori dai quali potremmo attingere forza e sostegno. Ricordo che sono solo esempi ma, dalla mia esperienza, sono quelli più ricorrenti.
Mustard,il fiore della senape selvatica, quando la tristezza arriva senza che apparentemente sia accaduto nulla di particolare facendo sprofondare la persona in uno stato di malinconia acuta. La persona in questo stato viene avvolta da questa tristezza angosciante senza potersela scrollare di dosso, nemmeno a volerlo. Scrive Bach: “Per coloro che sono soggetti a periodi di tristezza o persino di disperazione, come se una nube fredda e oscura li offuscasse nascondendo loro la luce e la gioia della vita. Potrebbe non essere possibile fornire alcuna ragione o spiegazione di tali attacchi. Tali condizioni rendono quasi impossibile apparire felici o allegri”. Questo rimedio aiuta a risollevare l’umore in quei frangenti cupi e angosciosi e a riportare serenità nelle situazioni di tristezza e sconforto.
Star of Bethlehem, quando la tristezza è la conseguenza di un evento particolarmente drammatico, come una perdita, un lutto; si usa anche per chi prova infelicità per un dolore che arriva all’improvviso (cattiva notizia, perdita di lavoro, malattia, lutto, incidente). Secondo Edward Bach è il rimedio elettivo per superare i traumi: “Per quelli che soffrono molto in condizioni che, per un certo tempo, causano grande infelicità. Lo shock in seguito a gravi notizie, la perdita di una persona cara, lo spavento dopo un incidente o altro. A coloro che per un certo periodo rifiutano di essere consolati, questo rimedio porta conforto”. Il rimedio ci sostiene nell’affrontare le esperienze dolorose e lenisce la sofferenza interiore.
Honeysuckle, il fiore del caprifoglio, quando la dolce malinconia del passato si trasforma in attaccamento per quello che è stato e fa vivere in una sorta di nostalgia profonda che non ci permette di godere il momento presente; il nostro sguardo è rivolto all’indietro a un tempo ritenuto più felice. È il rimedio che può venirci in aiuto donandoci la capacità di vivere nel presente, imparando dal passato senza però doverlo continuamente rivivere. Le parole di Bach: “Quelli che vivono molto nel passato, tempo forse di grande gioia, o di memorie di un amico perduto, o di ambizioni mai realizzate. Non si aspettano altra felicità simile a quella già conosciuta.”
Tra i fiori di Bach quello che forse è il più conosciuto è il tradizionale rimedio di soccorso noto come Rescue remedy, una combinazione in realtà di 5 rimedi: Rock rose, Impatiens, Cherry Plum, Star of Bethlehem e Clematis. Ideato dal dottor Bach per far fronte alle situazioni di emergenza e di crisi, può essere un valido aiuto anche in questi momenti di difficoltà emotiva; quando si è nervosi o agitati, ci sosterrà e ci aiuterà a contenere l’ansia che può caratterizzare questi giorni di festa. Scrive Bach riferendosi ai rimedi: “Essi curano, non attaccando la malattia, ma pervadendo il nostro corpo con le stupende vibrazioni della nostra natura più alta, alla cui presenza la malattia si scioglie come neve al sole”. Grazie alla sua chiarezza il sistema dei fiori di Bach è a disposizione di chiunque desideri curare le proprie emozioni. Naturalmente questi sono solo esempi e le informazioni proposte non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico o di uno psicologo. Servono solo a dare indicazioni da un punto di vista floriterapico per mantenere o ritrovare uno stato di benessere.
Tamara Del Fava
consulente dei fiori di Bach