


La parola fibromialgia deriva dalla parola latina ‘fibra’, che indica i tessuti fibrosi, da quella greca ‘myo’, muscolo, e da ‘algos’ che significa dolore. Si tratta per lo più di dolori muscolari cronici associati a rigidità.nSpesso i sintomi si riscontrano in disturbi del sonno e dell’umore, dolori e formicolio agli arti con affaticamento cronico. Attualmente va detto che ottenere una diagnosi certa è piuttosto complesso non essendoci test diagnostici oggettivi.
La fibromialgia pare sia classificabile come malattia psico somatica, reumatica che colpisce i muscoli causando un perenne stato di tensione muscolare, derivante dalla incapacità dell’utente di ‘rilasciare’ la muscolatura persino nella fase di riposo notturno, producendo disturbi dell’umore, ed affaticamento cronico. Come combattere questa malattia e perché il Pilates è particolarmente indicato? Diversi studi dimostrano che la pratica dell’attività fisica come il Pilates, eseguito correttamente possa aiutare a ridurre, se non ad eliminare del tutto, la percezione del dolore migliorando notevolmente il benessere psicofisico di chi ne è affetto. Il Pilates è una disciplina a basso impatto sul corpo, che si concentra non solo sulla forza e stabilità del core ma anche sul respiro (uno dei 6 principi fondamentali) in quanto una corretta respirazione migliora la qualità del sangue distribuito in tutto il corpo, studi recenti dimostrano che la respirazione durante l’esercizio fisico può aumentare il rilassamento dei muscoli e quindi evitare tensioni indebite. Durante una lezione raggiungiamo una tensione muscolare tale da permetterci semplicemente di avere il controllo di certe dinamiche e la sicurezza di proteggere la colonna.
Tradizionalmente, la terapia fisica ha dimostrato di essere utile per il trattamento della fibromialgia ed è meglio utilizzata con applicazioni terapeutiche interdisciplinari. L’obiettivo della terapia fisica è l’educazione della sindrome con istruzioni su limiti e gestione. Gli esercizi sono importanti per mantenere e migliorare la funzione e aiutare nella gestione del dolore. Nel Pilates la regola base è quella del risparmio energetico, ossia: per eseguire certi movimenti sfruttiamo solo le catene muscolari che servono relamente a quel tipo di dinamica, con un grado di attivazione muscolare medio (mai massimale, non utilizzeremo mai il termine contrazione, che è il preludio a contrattura, useremo il termine ‘attivazione’ all’incirca del 60-70 per cento rispetto al nostro massimo) escludendo tendenzialmente le restanti parti. Aiuta i soggetti a riappropriarsi del proprio corpo. Una caratteristica tipica di chi è affetto da fibromialgia è la tendenza a dissociarsi dal proprio corpo. Il pilates ponendo l’enfasi sulla connessione mente-corpo, ci aiuta a conoscerci meglio nella nostra totalità, rendendoci più consapevoli e rafforzando la nostra autostima. Le principali aree di interesse per questo tipo di progettazione del programma sono principalmente la resistenza, la postura e la gestione della fatica. Un’altra considerazione molto importante per questo tipo di lavoro fisico e mentale è di mantenere le ripetizioni degli esercizi al minimo. I muscoli devono essere confortati durante tutte le fasi di qualsiasi esercizio, attivazione e rilassamento. Ciò potrebbe significare che la velocità di movimento è dimezzata per molti degli esercizi di Pilates. L’attenzione dovrebbe essere concentrata su esercizi di stretching delicati e su un lavoro di stabilizzazione profonda del centro del corpo. In generale, il lavoro con il tappetino chiamato matwork può essere troppo impegnativo come punto di partenza per le persone con fibromialgia, poiché manca il supporto e la propriocettiva associata al reformer e alla cadillac, causando uno stress eccessivo ai muscoli e alle articolazioni. Le lezioni devono essere svolte in un contesto che faciliti il rilassamento psicofisico e permetta al soggetto di sentirsi da subito a proprio agio. Per concludere, il Pilates può essere una strategia vincente per attenuare i sintomi della malattia; tuttavia è molto importante affidarsi a centri specializzati e assicurarsi di essere seguito da personale competente. Da prediligere, infine, un lavoro individuale che garantisca un continuo monitoraggio dei movimenti eseguiti.
Federica De Santi
insegnante Studio Pilates Lucca