


Può capitare, nel corso della vita, di attraversare momenti particolari dove il nostro pensiero pare non arrestarsi mai. Ripercorrere con se stessi eventi o situazioni vissute è infatti un’esperienza comune a tutti: il problema nasce quando questo pensare si trasforma in un turbinio di pensieri ripetitivi e sterili, inarrestabili come un fiume in piena, e questo continuo rimuginare ci isola dal presente e ci costringe a un dialogo con noi stessi impossibile da interrompere.
Diventa difficile staccarsi da un fatto o da un episodio che ci ha colpiti o amareggiati: così capita magari di trovarci in casa, per strada, in macchina o in ufficio, completamente separati dalla realtà, perché continuiamo, con la mente, a parlare, a discutere con colleghi o familiari, a riprodurre pezzi di conversazione o episodi di vita, in un’infinita spirale di domande e risposte. A nulla vale la volontà di non pensare: il buon senso suggerisce di staccare la spina e rilassarsi, ma chi si trova in questa situazione disarmonica non possiede questa capacità, tanto che la sua mente sembra vivere di vita propria, sganciata dal controllo della coscienza. Stati di ansia, angoscia e stress sono generalmente associati a queste preoccupazioni ossessive, che riescono a risucchiare una grande quantità di energia e provocare stanchezza, distrazione, deconcentrazione, mal di testa, tensione nervosa, irrequietezza o insonnia. Il pensiero ripetitivo può nascere anche da una situazione positiva che genera un grande stress, come i preparativi di un matrimonio, la laurea, un nuovo lavoro, che ronza continuamente per la testa come un disco che si è incantato su di un grammofono. È in questi momenti che la floriterapia può dare una grossa mano: il fiore di Bach che aiuta a fermare la mente, a far tacere il torturante dialogo interiore e permette di recuperare la serenità è white chestnut, l’ippocastano bianco, una maestosa pianta dalla chioma tondeggiante dai cui fiori bianco-gialli il dottor Bach preparò il rimedio attraverso il metodo del sole. Queste le sue parole per descrivere questo rimedio: “Per quelli che non riescono a evitare che pensieri, idee, argomentazioni indesiderate si insinuino nella loro mente. Generalmente nei periodi in cui l’interesse del momento non ha forza sufficiente a mantenere la mente occupata. Pensieri che preoccupano e non se ne vanno, o se cacciati per un momento, poi ritornano. Sembrano girare e rigirare e causano tortura mentale. La presenza di pensieri tanto spiacevoli allontana la tranquillità ed interferisce con la capacità di pensare al lavoro o al piacere quotidiani”. Questo rimedio fa parte del gruppo ‘per l’insufficiente interesse nelle circostanze presenti’ e non sembra difficile da comprendere in quanto questo stato emotivo comporta una vera e propria difficoltà a concentrarsi nel momento presente e a svolgere in maniera efficace le attività quotidiane e a godersi il momento. Agli altri la persona vittima di questo stato emotivo può apparire distratto e superficiale, stanco e nervoso, senza che ci sia un motivo evidente. In realtà chi vive queste situazioni sente di non riuscire a controllare i propri pensieri, fa dei continui dialoghi interiori (ponendosi sia le domande sia le risposte). È il fiore adatto quando il pensiero ingombra la testa inutilmente perché si autoalimenta in una circolarità che non va verso una direzione risolutiva ma crea il più delle volte un’ansia insopportabile e la testa diventa pesante. Il rimedio viene usato per aiutare le persone a riprendere il controllo dei propri pensieri, per poter affrontare con calma e in modo razionale ogni problema che potrebbe essere la causa di fondo del loro disagio. I benefici di questo fiore sono di trasformare la mente, aprendo la porta alla pace e al silenzio mentale, permettendo al pensiero di ritrovare la sua funzione naturale e ristabilisce la tranquillità d’animo. White chestnut aiuta a fare chiarezza nella mente evitando monologhi continui e poco proficui, i pensieri e i problemi che prima sembravano occupare ogni istante della giornata, si affievoliscono e lasciano lo spazio alle attività quotidiane, riducendosi alle loro giuste dimensioni. White chestnut è un fiore molto utilizzato in quanto può essere somministrato insieme ad altri fiori di Bach a seconda della causa che ha innescato il rimuginio aiutando la persona a raggiungere più rapidamente il suo stato di benessere ed equilibrio; ad esempio aggiungeremo Vervain per quella persona che si dedica con eccessivo impegno ad una causa, può lavorare fino al punto di esaurirsi, non riuscire a staccare e pensare incessantemente alla stessa cosa, red chestnut per quelle persone che sono eccessivamente ansiose e impaurite che ai loro cari possa succedere qualcosa di brutto, e così via. Il dottor Bach ci ha donato un metodo che ci restituisce la responsabilità della nostra salute e ci fornisce uno strumento per farlo: 38 fiori che ci donano le giuste vibrazioni per riportare in equilibrio emozioni e stati d’animo. Le informazioni proposte in questo articolo non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico o di uno psicologo. Servono solo a dare indicazioni da un punto di vista floriterapico per mantenere o ritrovare uno stato di benessere.
Tamara Del Fava
consulente dei fiori di Bach