
Il primo mese dell’anno è generalmente dedicato ai buoni propositi. L’anno passato si è concluso e nel cominciarne uno nuovo, il desiderio di cambiamento si fa pressante : “basta con le cattive abitudini, da quest’anno il mio stile di vita sarà diverso!”
I presupposti sono buoni, l’idea del cambiamento se reale e motivata, è sicuramente positiva; ma a volte ci si limita a voler cambiare solo il proprio peso e anche in modo veloce, spesso sconsiderato. In un’ottica di calo ponderale bisogna tener conto di obbiettivi realistici e di qualità dei chili persi, che devono essere di grasso e non di muscolo.
Capita così, ogni anno specialmente in questo periodo, di affrontare diete squilibrate, eccessivamente ipocaloriche, oppure di eccedere nell’attività fisica, senza una sufficiente preparazione e senza nessuna gradualità. Per una volta, potremmo fare una scelta diversa e scegliere qualcosa di realmente importante per il nostro benessere: l’equilibrio.
Presa questa decisione, partiamo dal primo punto del nostro programma di ricerca dell’equilibrio e concentriamoci sull’attività fisica. Se negli ultimi dodici mesi, siamo stati completamente sedentari, dobbiamo cominciare a muoverci con gradualità. Qualsiasi sia la scelta che faremo, camminare, correre, frequentare palestre o piscine, puntiamo a 180 minuti di attività settimanale, divisa possibilmente in tre sessioni da un’ora. Il secondo punto del programma (ma non in ordine di importanza), è rappresentato dalle scelte alimentari. Ognuno avrà le proprie esigenze, ma alcune regole sono per tutti. Prestare molta attenzione alla prima colazione, che non si deve mai saltare e che consente di affrontare la giornata con la giusta energia. Coloro che mangiano a sazietà entro trenta minuti dal risveglio, presentano energia fisica e mentale più elevata tutto il giorno e non hanno attacchi di fame a metà mattina. Inoltre saltare la colazione, a lungo andare, induce risparmio energetico e provoca accumulo di adipe.
Corretta alimentazione, vuol dire anche adeguata preparazione dei pasti e qualità degli alimenti, per evitare di consumare eccessivamente cibi pronti e preparazioni industriali.
Non bisogna concentrarsi sulle calorie dei cibi, ma sul valore nutrizionale di quello che ingeriamo. Una buona abitudine è quella di utilizzare il piatto tripartito, in cui sono presenti in ugual misura carboidrati integrali, proteine e verdure. In questo modo, non dovremo utilizzare la bilancia e avremo in un’unica visione, l’immagine di quello che consumeremo.
Ricordiamoci di abolire lo zucchero e gli alimenti che lo contengono, abituandoci ad usare piccole quantità di miele per dolcificare, frutta secca ed essiccata (albicocche, datteri, fichi, prugne) al posto degli snack industriali. Tra le buone abitudini, introduciamo anche due azioni che spesso sottovalutiamo: una buona respirazione ed un’adeguata masticazione. Sono due azioni che ci potranno sembrare scontate, ma la maggior parte delle persone non le compiono adeguatamente. Il percorso verso l’equilibrio parte da queste semplici regole (non si esaurisce con queste), ma è anche rappresentato dall’indulgenza verso noi stessi. Perdoniamoci qualche ‘sgarro’ a tavola o qualche momento di pigrizia e ricominciamo sempre con entusiasmo e determinazione il nostro percorso. Anche questo è equilibrio. Buon anno a tutti.
Ombretta Velotti
biologa nutrizionista