Protezioni solari: come sceglierle e quali sono i rischi?

15 giugno 2020 | 15:52
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Protezioni solari: come sceglierle e quali sono i rischi?

Proteggere la pelle quando viene esposta al sole significa innanzitutto conoscere le protezioni solare e saperle usare al meglio: vediamo come

Torna il sole, il bel tempo e il caldo e anche quest’anno molte mete balneari verranno scelte per un po’ di meritato relax. Ma che si tratti di poche ore di sole, qualche giorno o più settimane, è importante imparare a proteggere la nostra pelle dal sole e attivare le protezioni solari per evitare clamorose scottature.

La prima cosa da fare, quindi, è conoscere la propria tipologia di pelle e adottare misure di protezione adatte alle diverse carnagioni: ogni epidermide ha infatti una diversa reazioni ai differenti gradi di ustione, sopporta in modo diversificato al calore e ai raggi UV e soprattutto reagisce in modo dissimile alle varie soluzioni per la protezione solare presenti sul mercato. Cerchiamo qui di riconoscere e trovare quindi lo schermo solare più appropriato per ogni tipo di pelle, da quella dei bambini alla quella matura.

Per protezione solare intendiamo un prodotto – di qualsiasi sostanza (o materiale) – in grado di prevenire gli effetti nocivi dei raggi del sole sulla pelle. Tra i rischi più frequenti legati all’esposizione solare si annoverano sicuramente le ustioni, che – sebbene siano di solito limitate a un primo grado – possono interessare zone molto estese della cute. Una grave scottatura può lasciare segni indelebili sulla pelle, oltre che essere all’origine di alterazioni precancerose (fattore di rischio per il melanoma); in moltissimi casi, inoltre, un’esposizione violenta e non graduale incentiva il processo di invecchiamento precoce della pelle (con rughe e perdita di elasticità).

Ogni protezione solare – che sia in crema, olio, in tessuto o altro – è classificata in base al suo SPF (fattore di protezione solare), un’indicazione numerica che indica la capacità del prodotto di schermare i raggi del sole. Lo SPF va da un minimo di 6 (protezione minima) o un massimo di 50+ (indossando la quale – attenzione! – non vuol dire che siamo totalmente immuni dagli effetti negativi dei raggi solari).

Ecco dunque alcune indicazioni sulla scelta dell’SPF:

  1. I dermatologi consigliano di non esporsi mai alle radiazioni solari, specialmente estive, con un fattore di protezione minore a 15, specialmente i primi tempi, quando la pelle non ha ancora sviluppato la melanina necessaria a proteggersi autonomamente. In laboratorio, una crema solare con SPF 15 riesce ad assorbire circa il 93% dei raggi UVB, ma questo non vuole dire che nell’ambiente esterno, con condizioni diverse, il risultato sia lo stesso.
  2. Ci sono poi alcune considerazioni meno generiche da fare. Ognuno di noi, in base al colore della propria carnagione, corrisponde a un fototipo differente, secondo questo schema:

Fototipo I: capelli biondi o rossi, pelle molto chiara, tendente a scottarsi fin dalle prime esposizioni;
Fototipo II: capelli biondi, pelle chiara, molto sensibile al calore e ai raggi UV;
Fototipo III: capelli biondo scuro, pelle chiara che tende a scottarsi dopo un’esposizione intensa;
Fototipo IV: capelli castani, pelle olivastra che resiste bene alle esposizioni non troppo intense;
Fototipo V: capelli scuri, pelle scura che si ustiona difficilmente e sviluppa subito l’abbronzatura;
Fototipo VI: capelli neri e pelle molto scura che non reagisce all’esposizione solare.

Una protezione molto alta (50 o 50+) è di solito consigliata per i fototipi I e II, con pelle estremamente chiara e soggetta alle scottature; al contrario i fototipi V e VI possono optare, almeno dopo le prime esposizioni, per un SPF basso (6 o 10).

  1. La cosa migliore è partire con un SPF alto, per poi diminuire gradualmente. Ricordiamo che anche le pelli scure sono soggette agli effetti negativi dei raggi UV e UVA: quindi, anche se apparentemente non riportano danni da ustioni o scottature, possono sviluppare altri effetti collaterali dell’esposizione solare (come si è detto, l’invecchiamento precoce è uno di questi).
  2. È inoltre bene ricordare che esistono molti fattori che possono influenzare l’efficacia della protezione solare: sono fattori che vanno tenuti presente quando si sceglie la protezione e il momento in cui applicarla. Si tratta della durata e dell’orario dell’esposizione ai raggi del sole (le ore centrali della giornata sono esponenzialmente più pericolose), dell’altitudine (non solo al mare, ma anche in montagna è necessario proteggersi!), dell’umidità (che innesca una maggiore traspirazione cutanea, diminuendo l’efficacia della protezione) e dell’età (bambini e anziani hanno una pelle più delicata).

Infine, nella scelta della protezione solare più adatta alle proprie esigenze, si consiglia di tener presente anche la capacità del prodotto di difendere la pelle da vari tipi di radiazioni (UVB, UVA corti e UVA lunghi). Assicuratevi che la crema o l’olio scelto non contenga ingredienti nocivi o tossici per la pelle; se avete allergie, scegliete prodotti ipoallergenici e non sensibilizzanti. Particolare attenzione devono prestare i soggetti con dermatite atopica o altre problematiche legate all’epidermide: in questo caso si suggerisce di chiedere parere a un medico o a un dermatologo. Qualsiasi sia la protezione da voi preferita, abbiate cura che sia resistente all’acqua e al sudore. E, per fare anche del bene al pianeta, scegliete un prodotto ecocompatibile, non inquinante.