Aeroporto di Capannori, Baronti: “Conti rimessi in ordine, fondamentale la collaborazione con Zefiro”
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Basta con le polemiche sull’Aeroporto di Capannori. A chiederlo è lo stesso amministratore delegato Eugenio Baronti, che interviene dopo le critiche e gli strali degli ultimi giorni che non hanno risparmiato nemmeno la collaborazione con Zefiro Ricerca&Innovazione. “Tutto quello che scrivo – esordisce Baronti – è pubblicato da mesi sul sito dell’Aeroporto con la massima trasparenza, c’è bisogno solo di un briciolo di curiosità e la voglia di leggerlo, magari meglio sarebbe, prima di fare interpellanze e interventi polemici. Quali sono i legami tra il Dimostratore tecnologico Zefiro ricerca&innovazione srl e la società Aeroporto, oggetto di un’interpellanza addirittura nel Consiglio Regionale? Zefiro è stata promossa e partecipata dalla società Aeroporto per promuovere, sviluppare e gestire uno dei fondamenti strategici su cui abbiamo costruito il nostro progetto di sviluppo, quello della ricerca e dell’innovazione nel settore aerospaziale, dell’aeronautica leggera e della promozione dei Sapr per usi civili (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) meglio conosciuti come droni”.
“Sono sempre stato convinto – aggiunge Baronti -, e la realtà attuale dei piccoli scali mi dà ragione, che nessun aeroporto in Italia può autofinanziarsi attraverso l’attività tradizionale di aviazione generale: aerotaxi, business aviation e aviturismo; questi sono elementi importanti che hanno ricadute positive sul territorio ma non sulle casse della società. Anche il servizio elicotteristico antincendio e di protezione e difesa civile qualifica l’aeroporto dal punto di vista della sua utilità sociale e pubblica ma nemmeno quello può dare sollievo alla cassa. Il sottoscritto rappresenta la società Aeroporto di Capannori all’interno del Cda di Zefiro con funzione di presidente, la quota pubblica è del 12,5%, il restante l’85% è capitale privato. Zefiro ha sede dentro l’Aerostazione in un locale affittato con regolare contratto e una convenzione regola i rapporti tra i due soggetti che il buon senso vuole che agiscano in sinergia proprio perché questa rappresenta la scommessa del futuro dell’aeroporto. In questi quasi tre anni abbiamo fatto rinascere dal degrado e reso agibili strutture aeroportuali abbandonate e non utilizzabili, siamo riusciti a mettere sotto controllo i conti e, nel contempo, siamo riusciti a mettere in comunicazione tra loro mondi, competenze e professionalità diverse, piccole aziende che in collaborazione con docenti, ricercatori e dipartimenti universitari, creano sinergie preziose che funzionano come moltiplicatore di idee creative. Un protocollo d’intesa approvato da tutti i soggetti coinvolti, su cui manca solo la formalità della firma, suggella questa collaborazione con 5 dipartimenti universitari di 3 università, una rete di aziende innovative, spinoff, docenti e ricercatori che producono progetti di innovazione alcuni dei quali saranno presentati nel corso del 2014. Se riusciremo, dopo mesi di attesa e di tempo perduto, non per colpa nostra, a strappare dalle lungaggini burocratiche la concessione totale e la proprietà passerà, dal demanio statale alla Regione e da questa al Comune, allora saremo davvero fuori dal tunnel e potremmo iniziare a mettere in campo iniziative dentro l’aeroporto per attrarre investimenti e creare occupazione di qualità. L’aeroporto è già un Flight test Center per Sapr (Droni) che è stata una felice intuizione già da un paio di anni. Oggi abbiamo acquisito posizioni importanti e riconosciute a livello nazionale. I corsi di Zefiro “nuovi orizzonti nuove professioni” organizzati insieme all’aeroporto, all’Itis Fermi di Lucca, al Dici dell’Università di Pisa, che inizieranno il prossimo maggio, seppur non riconosciuti da Enac in quanto non è entrato ancora in vigore il regolamento, hanno un successo straordinario, con iscritti provenienti da tutte le regioni d’Italia, a maggio, per l’inaugurazione della nuova torre, verrà presentato un progetto di un nuovo aereo ultraleggero, un mezzo anche anfibo ideato, disegnato e realizzato tutto in Toscana e che sarà testato, e stiamo lavorando perché nel prossimo futuro sia assemblato in Aeroporto. Insomma, stiamo trasformando quello che è sempre stato un problema critico e irrisolto, in una grande opportunità positiva per la comunità della Piana”.