Montecarlo, inaugurata la sala di attesa in stazione

12 aprile 2014 | 12:59
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Montecarlo, inaugurata la sala di attesa in stazione
Montecarlo, inaugurata la sala di attesa in stazione
Montecarlo, inaugurata la sala di attesa in stazione

Partecipazione e plauso questa mattina (12 aprile) sui binari della stazione ferroviaria per la cerimonia di inaugurazione della nuova sala di attesa allestita dall’amministrazione comunale. Un atto forte e deciso nell’infinita querelle tra Trenitalia, Regione a toscani e le pubbliche amministrazioni della provincia di Lucca e Pistoia che si trovano sulla tratta ferroviaria Firenze Viareggio dove una delibera regionale del 2012, attualmente sospesa, cancellava tutte le fermate nelle stazioni minori inclusa quella di Montecarlo San Salvatore che, assieme ai comuni limitrofi, ha avviato da allora una continua attenzione e mobilitazione tra amministratori, cittadini e pendolari sul tema del trasporto ferroviario e del diritto alla mobilità per l’utenza locale.

Alla presenza di cittadini, pendolari e rappresentanti dei comitati di Montecarlo, presenti le delegazioni di Serravalle e Borgo a Buggiano, il Sindaco Vittorio Fantozzi assieme al vicesindaco Andrea Tocchini, all’assessore ai trasporti Luca Galligani ed al delegato dei pendolari locali Vanni Ghimenti, è stata riaperta al pubblico la rinnovata sala d’attesa all’interno dei locali della stazione ferroviaria in località San Salvatore al termine di un intervento di riqualificazione completa dell’esterno dello storico edificio, nonché delle area adiacente, recuperati all’incuria ed all’abbandono. Riqualificata anche l’area a parcheggio gratuito in via della Stazione dove si sono recuperati trenta posti auto inclusi quelli per diversamente abili e gli stalli rosa per la signore in attesa o con bambini piccoli. Negli interventi sono stati riassunti ai cittadini i termini di contesa e discussione che pendolari ed amministrazione affrontano ai tavoli tecnici e nelle corrispondenze con i vari rami facenti riferimenti a Trenitalia. Al momento, infatti, nonostante lo spirito collaborativo ed i supporti tecnici forniti dai pendolari in tema di orario e dal comune in termini di riqualificazione della stazione ferroviaria, ogni richiesta resta inevasa, dalle fermate soppresse dei treni 3038 e 3040, alla richiesta di una biglietteria automatica e di uno schermo che avvisi i pendolari dei ritardi dei treni.
Grazie ad un comodo e pratico meccanismo a tempo i pendolari potranno adesso usufruire di un locale di attesa comodo ed attrezzato, anche attraverso il recupero del vecchio materiale di arredo, con un accesso ad interruttore, temporizzato in modo da impedire l’accesso e l’utilizzo nelle ore notturne. Un intervento pensato per agevolare i pendolari nonché gli utenti del treno in generale con un occhio di riguardo particolare al viaggiatore turista in considerazione della strategia dell’amministrazione comunale che vede nella stazione ferroviaria nuovamente funzionante un punto strategico fondamentale della futura promozione turistica del territorio comunale.
Durante la cerimonia di apertura, con gli interventi del sindaco e del delegato dei pendolari, si è avviata la campagna di sensibilizzazione e di incentivo all’uso del treno con la distribuzione dei nuovi comodi orari dei treni stampai dal comune con il patrocinio della Regione Toscana ed è proseguita la raccolta delle firme con le quali richiedere l’introduzione delle fermate sorprese che più hanno penalizzato negli anni l’utenza montecarlese.
“Procediamo nell’opera di recupero e di apertura al pubblico dei locali della stazione ferroviaria – dichiara il Sindaco Vittorio Fantozzi – con l’idea precisa di agevolare l’uso del treno alla nostra cittadinanza. L’era dei passi indietro e della continua comprensione dei ridimensionamenti intelligenti, che tali non sono, qui a Montecarlo è finita. Più continueremo a non essere ascoltati e supportati dalla Regione e da Trenitalia più questa amministrazione e questa comunità moltiplicherà forze e energie come reazione legittima per il diritto ad un trasposto locale veramente pubblico nel senso letterale del termine”.