Poste Italiane, al via le strategie contro i disservizi

Si rinsalda la sinergia tra istituzioni della provincia di Lucca e Poste Italiane. Durante l’incontro di questo pomeriggio (17 aprile) al Cpo di S. Filippo, infatti, l’azienda ha incontrato il sindaco di Porcari Alberto Baccini e quello di Montecarlo Vittorio Fantozzi per affrontare alcune problematiche legate alla consegna della posta alla cittadinanza, mostrare le fasi del lavoro – dallo smistamento delle lettere alla preparazione per la consegna – e illustrare servizi innovativi come l’utilizzo del palmare. “Siamo molto soddisfatti di questo incontro, senza dubbio riuscito – afferma Paolo Pinzani, responsabile per la costa di Poste Italiane -. Non nascondiamo i problemi che abbiamo ma come azienda vogliamo ribadire che il cittadino è al centro e che facciamo di tutto per offrire il servizio migliore. Anche per questo pensiamo che lavorare con le amministrazioni sia fondamentale, perché possono segnalarci le criticità dei vari paesi e aiutarci a risolverle”.
Già prova di questo intento il postino itinerante, che ogni giovedì mattina a Montecarlo, in località Turchetto, tramite pos permette ai cittadini di fare alcune operazioni come il pagamento di bollettini o ricariche, di ritirare raccomandate o chiedere informazioni. Ma come arginare i disservizi lamentati dalla cittadinanza? “Tra i principali problemi – afferma Pinzani -, l’indirizzo non correttamente segnato che, se manca il titolare di zona, crea molte difficoltà nel recapito causando spesso ritardi nella consegna. Anche per questo abbiamo un accordo con alcuni Comuni, come Porcari e Massarosa, per l’accesso alle loro banche dati dell’anagrafe, in modo da recuperare facilmente nome e indirizzo del destinatario. Tra le novità, il libretto di gita dove il portalettere può lasciare informazioni importanti al suo eventuale sostituto, ad esempio i nomi delle aziende che chiudono per ferie e delle quali va trattenuta in ufficio la posta. Chiunque sostituisca un portalettere è così in grado di servire bene un paese. Purtroppo è difficile che un postino sia al servizio della stessa comunità per tutta la vita come accadeva un tempo – prosegue Pinzani -, adesso il portalettere fa carriera, va in pensione o in maternità e chi lo sostituisce può avere delle difficoltà che noi stiamo cercando di arginare per il bene della comunità”. Per facilitare la sinergia tra Poste Italiane e istituzioni anche delle grandi banche dati digitali. “Speriamo di superare i problemi, sicuramente noi ci mettiamo la buona volontà – conclude Pinzani”. Intanto è stata inoltrata a Roma la richiesta per il ritorno ai cap specifici e Poste Italiane è in attesa di una risposta, che presumibilmente arriverà dopo Pasqua.