Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra

24 aprile 2014 | 11:19
Share0
Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra
Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra
Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra
Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra
Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra
Nuova ala della media Don Aldo Mei, posta la prima pietra

“Oggi è un giorno molto importante, per la scuola e per il territorio”. Con queste parole Carla Reggiannini, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Don Aldo Mei di S. Leonardo in Treponzio, ha aperto questa mattina (24 aprile) la cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo padiglione antisismico della secondaria di primo grado. Presenti all’evento anche il sindaco Giorgio Del Ghingaro, la giunta, la presidente dell’associazione Amici del Melograno Giovanna Colombo e gli studenti della Don Aldo Mei, che hanno affollato il cortile sul quale sorgerà il nuovo edificio. “La posa della prima pietra è un momento altamente simbolico – ha proseguito Reggiannini -, è l’inizio di un lavoro che porterà alla nascita di una nuova sede scolastica, ad integrazione di quella già esistente. Questa, tuttavia, è anche un’occasione per celebrare la scuola come luogo di cultura e formazione, un bene di tutti e per tutti. Per questo ringrazio l’amministrazione di Capannori che ha dato una risposta concreta ai molti problemi che affliggevano la nostra struttura, permettendo agli studenti di fruire presto di un luogo sicuro e a misura d’uomo”.

Il nuovo edificio non sarà dedicato solo all’istruzione dei ragazzi; due aule, infatti, saranno destinate alla biblioteca Il Melograno, una realtà culturalmente viva del territorio che va ad arricchire il valore della struttura. Struttura che, costruita secondo i criteri della bioedilizia, si svilupperà su due piani, ognuno di 350 metri quadrati. Il costo complessivo dei lavori, che dovrebbero terminare tra circa un anno, è di un milione e 300mila euro, una cifra che Del Ghingaro ha definito “importante”.  “Sono molti soldi – afferma il primo cittadino – ma se siamo riusciti a reperirli e a investirli in questa opera necessaria per la comunità è anche grazie al contributo dei cittadini, che pagando le tasse parteciperanno a questa causa e daranno al territorio una scuola bella, ecocompatibile, sicura, per i propri figli e per le generazioni future. Ricordo che nel 1972, quando facevo la seconda media, venne inaugurata proprio questa scuola – racconta Del Ghingaro rivolgendosi agli studenti della Don Aldo Mei -, riunendo così i vari edifici sparsi nella zona. Per me fu un momento solenne che ho ancora bene impresso nella memoria e spero che anche voi possiate in futuro ripensare a questa giornata come ad un primo passo nella costruzione del rispetto per la cosa pubblica, cui tutti possono e devono contribuire”.
Le caratteristiche della nuova struttura
Sarà ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale. Ciascuna delle sei aule-laboratorio sarà ampia 50 metri quadrati, mentre la biblioteca si estenderà su una superficie di 100 metri quadrati. Completeranno gli spazi i servizi igienici con acqua riscaldata da un impianto solare termico, un deposito-ripostiglio e scale di collegamento interne. La conformazione del fabbricato trova le sue origini nel tipico tetto a capanna che caratterizza le abitazioni delle colline capannoresi. La struttura portante sarà realizzata in legno con tecnologia Xlam e lamellare, con materiale isolante in fibre naturali di legno e di canapa. Questo garantirà solidità, isolamento acustico ed efficienza energetica. Per abbassare i costi per la climatizzazione e ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’aria sarà usata una caldaia a condensazione con una potenza inferiore a 35 kW, mentre il riscaldamento avverrà dal pavimento con pannelli radianti. Il fabbisogno energetico stimato dell’edificio sarà inferiore o uguale a 30 Kwh per metro quadro all’anno. Il nuovo padiglione è indipendente ma sarà collegato a quello esistente mediante un corridoio coperto.

LE FOTO

Alice Baccini