Tia puntuale, è polemica: “Costi lievitati a Capannori”

Il mancato invio dei conguagli per la Tia puntuale a Capannori sollevano alcune perplessità. Ad esplicitarle è il ragionier Enrico Perna, che sostiene di aver ricevuto nelle ultime settimane alcune segnalazioni sia da privati cittadini che da imprese. Per questo Perna ha provato a fare delle simulazioni, sulla base del regolamento della Tia puntuale per i rifiuti, sostenendo che alcuni avranno “spiacevoli sorprese”. “Durante l’ultimo mese – scrive Enrico Perna -, al mio studio sono arrivate richieste di chiarimenti sia da privati che artigiani, in n relazione ai metodi di fatturazione praticati dall’azienda che si occupa di servizi ambientali. Il pomo della discordia, in particolare, ruota intorno alla mancata emissione delle fatture a conguaglio Tia Puntuale per quel che concerne il 2013, con la conseguente impossibilità di predisporre i bilanci della medesima annata”. “Nessun cittadino che si rivolto al nostro studio – prosegue Perna -, è stato informato che ogni sacchetto consegnato, vuoto per pieno, sarebbe costato 10,21 euro”.
Non solo. Il ragioniere sostiene che le sorprese sono giunte anche per le attività artigianali e industriali: “Per i bidoni relativi al rifiuto indifferenziato, contrassegnati dal tag – prosegue Perna -, alcuni utenti chiedono anche come mai i tag sono anche sui contenitori per la carta, ma gli operatori non rilasciano documenti di prelievo per ogni ritiro che al limite potrebbe avvenire anche all’insaputa della attività stessa, ’con i sistemi operativi odierni – cita Perna -, ASCIT potrebbe inviare lo stesso messaggio di prelievo anche all’utente ai fini di un riscontro: nessuno – sostiene – ha mai informato gli utenti del costo di ogni prelievo, vuoto per pieno, che per un bidone da 1.100 litri è quasi 100 euro. Questo, dunque, il meccanismo attraverso il quale funziona la Tia: l’obiettivo è quello di migliorare ulteriormente, se possibile, la quota dell’80% di raccolta differenziata certificata dalla Regione Toscana nel 2011. Tutto bene dunque? Non proprio, perché, come i cittadini e le attività ci hanno segnalato richiedendo informazioni, alla data del 24 aprile le tariffe a conguaglio Tia puntuale ancora non sono arrivate: ’Ascit – cita ancora Perna – comunica che le fatture a conguaglio 2013 saranno emesse non prima del giugno 2014, se non in settembre 2014’. Intanto, però, sono già giunte due fatture di acconto 2014 (fino al 30/06/2014) emesse con lo stesso metodo ’Quota fissa e quota variabile’ dell’anno 2012”.
“Allora – insiste Enrico Perna -, per quale motivo le fatture a conguaglio continuano a latitare? Forse perché – suggerisce – tra poco ci sono le elezioni e le fatture a conguaglio potrebbero portare sgradite sorprese per tutti : possibile che con gli investimenti effettuati solo nel 2012, per una cifra che ammonta ad euro 186.815, implementazione sistema di rilevamento puntuale, la società Ascit non sia in grado di emettere le fatture a conguaglio per quel che concerne l’anno 2013? Le utenze non domestiche – aggiunge – vorrebbero avere le fatture a conguaglio 2013 per i loro bilanci di competenza e verificare”.
Il ragioniere si spinge ancora oltre e fa delle simulazioni. Si parte dalla situazione di una utenza domestica che nel 2012 pagava una Tia di 172,71 euro. “Questa utenza – spiega Perna – ha pagato nel 2013 acconti pari a 172,71 euro, poi: prima ipotesi: se ha consegnato in un anno 11 sacchetti con il tag, pagherà 172,55 e avrà un rimborso pari a 0,16 euro; se avrà consegnato in un anno – è sempre una ipotesi di Perna – 26 sacchetti con il Tag pagherà 327,77 euro. Dunque – sostiene il ragioniere – dovrà pagare un conguaglio pari a 153,22 euro con un aumento dell’89% sul 2012. Terza ipotesi: se avrà consegnato in un anno 52 sacchetti con il Tag, uno la settimana come nel 2012, pagherà 632,20 euro. Dunque – sostiene ancora – dovrà pagare un conguaglio pari a 459,65 euro con un aumento del 266% sul 2012”. Perna fa poi degli esempi prendendo a riferimento una utenza non domestica di un artigiano che nel 2012 pagava una Tia di 1.489,98 euro: “Nel 2013 ha pagato acconti pari a 1.489,98 euro, poi, prima ipotesi: se ha consegnato in un anno 7 bidoni da 1.100 litri con il Tag pagherà 1.486,90 e dunque avrà un rimborso pari a 3,08 euro. Seconda ipotesi: se avrà consegnato in un anno 26 bidoni da 1.100 litri con il Tag pagherà 3.369,16 euro e dovrà pagare un conguaglio pari a 1.882,25 euro con un aumento del 172% sul 2012. Terza ipotesi: se avrà consegnato in un anno 52 bidoni con il Tag pagherà 5.944,87 euro e dunque dovrà pagare un conguaglio pari a 4.457,97 euro con un aumento del 300% sul 2012”.